25 aprile, l’Anpi ‘Brigata Risorgimento’: riaprire la cima del Pausillo

monte pausillo

“Si avvicina il 72° anniversario della Liberazione d’Italia e anche questa volta, per il secondo anno consecutivo, ci troviamo nell’impossibilità di celebrare la ricorrenza, così come avveniva da almeno venti anni, in quello che è forse il principale luogo simbolo della Resistenza nell’area del Trasimeno: la cima del monte Pausillo. Chiediamo alle istituzioni locali, Comuni del comprensorio, ma anche Provincia di Perugia e Regione Umbria, di impegnarsi affinché l’area in questione torni usufruibile a tutti i cittadini, non solo in occasione della festa del 25 aprile ma tutto l’anno”.

È questo l’appello che lancia la sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) ‘Brigata Risorgimento’ a seguito della chiusura, ormai da quasi due anni, dell’ultimo tratto di strada che conduceva alla cima del monte Pausillo e di una porzione di essa da parte del proprietario dei terreni in oggetto. Una controversia mai risolta nata, tra l’altro, a seguito del mancato rinnovo della convenzione di utilizzo pubblico dell’area tra pro loco di Paciano e proprietario.

“Appena due anni fa – ricorda l’Anpi ‘Brigata Risorgimento’ –, proprio sulla cima del Pausillo, la nostra associazione, con il patrocinio e la collaborazione di numerose amministrazioni comunali, inaugurava ufficialmente il monumento in onore della brigata partigiana ‘Risorgimento’ che proprio li aveva trovato base e aveva combattuto. Non solo, quel luogo era anche un bene comune vissuto da sempre dalle comunità locali e dai turisti. Proprio i cittadini di Paciano, con un lavoro volontario e a spese proprie, vi avevano realizzato e recentemente ristrutturato tavolini, panche, staccionate e un grande camino adibito alle grigliate all’area aperta. Si trattava di un’area che era anche curata e mantenuta dai servizi del Comune di Paciano”. “Auspichiamo – conclude l’Anpi ‘Brigata Risorgimento’ – che, con l’impegno e il buon senso di tutti, si possa giungere finalmente a una ragionevole soluzione, possibilmente nel più breve tempo possibile. Confermiamo la nostra disponibilità ad aderire a tutte le iniziative volte a far sì che il 25 aprile 2018 tutti i cittadini del Trasimeno possano finalmente tornare a festeggiare la Liberazione nel luogo che più gli è caro”.

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