Todi, A night in Kinshasa. Federico Buffa racconta Mohammed Alì

A night in Kinshasa federico buffa

Federico Buffa, giornalista e telecronista, famoso per i racconti di grandi eventi sportivi, è il narratore di A night in Kinshasa, la storia dell’epico incontro tra Ali e Foreman, in scena al Teatro Comunale di Todi, domenica 16 dicembre, alle 17.

Autunno del 1974, Kinshasa, Zaire. Il dittatore Mobutu regala ai suoi sudditi il match di boxe del millennio per il titolo mondiale dei massimi, tra lo sfidante Muhammad Ali (Cassius Clay, prima della conversione all’Islam) e il detentore George Foreman.

Ali ha 32 anni, l’altro 25. Sono entrambi neri afroamericani, ma per la gente di Mobutu, Ali è il nero d’Africa che torna dai suoi fratelli, George è un nero non ostile, complice dei bianchi. Tanta gente assedia lo stadio dove ci sarà il match e grida «Alì boma yé», Alì uccidilo.

E’ un incontro epocale che va al di là della boxe, un incontro che parla di riscatto sociale, di pace, di diritti civili. E nella consueta sinfonia di contraddizioni che è la storia di Muhammad Ali, il paradosso è che l’incontro simbolo della libertà, ha luogo in un paese oltraggiato prima dal colonialismo, poi da una dittatura che sarebbe durata trent’anni e poi ancora dalla guerra. Ali torna nella terra dei suoi avi, a riscoprire le sue origini. ‘Sono africano, l’Africa è la mia terra. Dalì veniamo’. Sta nelle strade, va negli ospedali, incontra i bambini. Decide di poter trasmettere quello che ha visto ai neri d’America, agli emarginati, a quelli senza sussidi che non hanno coscienza di se stessi. Vuole stare in mezzo ai drogati, ai disperati, alle prostitute. Questo racconta ai giornalisti. Ali dopo quella lunga notte a Kinshasa si sente finalmente libero, ha un sogno nuovo in cui credere. E’ libero perfino di rappresentare l’America: l’America è tutta per lui. Il mondo intero lo è. La storia della dittatura di Mobutu sarà ancora lunga, ma all’alba di quel nuovo giorno i congolesi festeggiano come in una purificazione, colmi di speranza e grati a quell’uomo che da solo ha sconfitto il sistema.

Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222,tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.

E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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