Audubon beffò il naturalista Rafinesque, inventò i topi selvatici

Brooklyn Museum audubon

L’artista statunitense John James Audubon (1785-1851), considerato uno dei maggiori illustratori di storia naturale del XIX secolo, in particolare di ornitologia, è stato anche un maestro della beffa.

Una ricerca sui diari originali di Audubon, condotta da Neal Woodman dello Smithsonian Museum of Natural History di Washington, ha rivelato che il celebre artista inventò una serie di “topi selvatici degli stati occidentali americani” e altre animali, tra cui pesci, con l’obiettivo di ingannare il naturalista Costantino Rafinesque. Audubon è famoso per la monumentale opera “The Birds of America” (1827-1838), in cui presenta 435 illustrazioni di uccelli americani.

La scoperta dello scherzo a uno dei più noti naturalisti ottocenteschi è descritta sul nuovo numero del periodico scientifico “Archives of Natural History” pubblicato dalla Edinburgh University Press, dove compare un articolo firmato da Woodman dal titolo “Pranked by Audubon: Constantine S. Rafinesque’s description of John James Audubon’s imaginary Kentucky mammals”.

Nel saggio si spiega che il naturalista nordamericano Constantine Rafinesque nel 1818 fece un lungo viaggio lungo il corso del fiume Ohio, nella parte occidentale degli Stati Uniti, e al termine incontrò numerosi naturalisti e per due settimane fu ospite di John James Audubon.

Nei due anni successivi Rafinesque pubblicò la descrizione delle nuove specie animali incontrate durante la sua spedizione, tra cui undici tipi di pesci che sarebbero stati inventati per scherzo da Audubon per beffare il naturalista credulone.

Woodman ha accertato anche che undici specie di topi descritti da Rafinesque furono in realtà fabbricati dall’immaginazione di Audubon per farsi beffe dell’amico scienziato.

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