Al Carnevale di Avigliano Umbro le maschere della Commedia dell’Arte

Anche quest’anno Avigliano Umbro si appresta ad accogliere numerosi visitatori con il suo carnevale, immergendoli in un’atmosfera fuori dal tempo, suggestiva ed emozionante; sotto la direzione artistica di Oliviero Piacenti, l’edizione 2016 de “IL TRIONFO DEL CARNEVALE” come recita in modo programmatico il sottotitolo “Carne… vale (se) rosa”, sarà la declinazione festosa, un omaggio all’attualità. Un Carnevale  di Avigliano Umbro monocromo, rosa in particolare, a differenza della molteplicità di colori che questo giocoso periodo dell’anno tradizionalmente porta con sé. Il Carne vale (se) rosa concentra la sua essenza nell’esperienza performativa dei coriandoli. Il loro colore rosa e la loro euforica esplosione rappresentano la centralità della vita, il suo valore primo e irrinunciabile, un patrimonio umano da salvaguardare con consapevolezza. Il divertimento di lanciare in aria o verso i passanti i coriandoli rosa è allora un richiamo all’attenzione, uno scherzo dal senso profondo, una provocazione fatta con coscienza. I coriandoli diventano infine un’arma innocua, un richiamo al ridestarci da una distrazione, da un torpore.

Il Carne vale (se) rosa culminerà con una performance di Gianni Piacentini, artista che assume nomi e identità diverse, progetta con grave leggerezza eventi artistici, prediligendo installazioni e opere in forma di giochi di auspicata interazione – che per l’occasione assumerà il nome di Grispo Piattini. Nel pomeriggio di sabato 6 febbraio 2016, al Teatro Comunale, verranno ritagliati coriandoli dai fogli del quotidiano Il Sole 24 Ore durante un festoso incontro aperto alla collettività di Avigliano Umbro e alle diverse comunità presenti sul territorio. Adulti e bambini realizzeranno insieme coriandoli rosa frammentando e disperdendo così notizie, analisi e strategie economiche di cui Il Sole 24 Ore è il principale veicolo di informazione. Il paese intero e i suoi visitatori saranno dunque invitati a condividere questo Carnevale monocromo, impegnato e non smemorato nel crudele tempo che stiamo vivendo.

In questo contesto le Maschere Umbre della Commedia dell’arte, scoperte e nate nella passata edizione del 2015, saranno comunque il perno centrale dell’intera manifestazione.

Nasotorto, Chicchirichella, Rosalinda e Nasoacciaccato reduci dalla kermesse all’EXPO 2015 di Milano, ospiti nel KiP Pavilion dell’International School (Scuola internazionale di saperi, innovazioni, politiche e pratiche territoriali per la Piattaforma del Millennio delle Nazioni Unite) nella loro esuberante semplicità rappresentano quella parte dell’Umbria, che va dall’alta valle del Tevere alla conca ternana, di straordinaria bellezza che i locali amano definire “mare verde”, un mare verde ricco di eccellenze, di storia e preistoria, di sentieri ben tracciati, di comunità coese, di persone amanti e profondi conoscitori del territorio e del proprio vivere, di tradizioni ancora in uso, di genuinità dei prodotti, di ricettività diffusa. Un mare verde non inquinato dove la qualità della vita è alta e l’andar lento un processo naturale ed un pensiero meridiano. Un mare verde in cui la regola benedettina “ora et labora” sembra imperare oggi così come allora.

Ogni maschera ha una storia, una rigorosa scheda identitaria, un profilo psicologico, un corpo di popolare bellezza, abito singolare tradizionale, dialetto e gusto peculiare umbro e hanno la presunzione di diventare i cantori e i narratori dell’Umbria essendo legati a ciascuno di loro i modi di dire, la buona cucina, gli abiti, il temperamento di una terra dove l’umiltà della gente è pari alla bellezza del Paesaggio. Ma questa rappresentatività deve trovare un respiro più ampio nel suo manifestarsi, deve conquistare non solo il teatro ma anche altre arti come la letteratura o la più giovane dei video per mostrare l’Umbria in tutta la sua emozionante bellezza. Un racconto di paesaggio che possa rendere lustro anche a quell’Umbria “minore” che di fatto ne fa la grandezza stessa perché vero genius loci.

In occasione del Carnevale di Avigliano Umbro, venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 febbraio al Teatro Comunale appuntamento teatrale clou della manifestazione con la commedia brillante in due atti di Oliviero Piacenti “D’amore e disaccordo” dove le Maschere Umbre: Nasotorto, Chicchirichella, Rosalinda e Nasoacciaccato  interagiranno con le maschere classiche: Colombina, Pulcinella e Balanzone in una frizzante vicenda, alla maniera della Commedia dell’Arte, con una storia fortemente legata all’attualità.

Domenica 31 gennaio l’intera giornata di domenica sarà dedicata al “Carnival Comics and games” raduno e contest di cosplayers con sfilata ed esibizione dei partecipanti che si travestiranno come gli eroi dei fumetti, dei film, dei libri ecc., per l’occasione street food, bancarelle a tema, giochi di ruolo, mostre e tanto altro ancora.

Giovedì grasso 4 febbraio la contastorie Geni Colombo accompagnerà i bambini e i ragazzi tutto il pomeriggio per “Il ritorno degli Gnefri” plungo le strade e le piazze del borgo.

Domenica 7 febbraio si inizia nel primo pomeriggio con una sfilata mascherata e “La battaglia dei Rioni” che si combatteranno a suon di burle, frizzi, lazzi e intrallazzi” per terminare con un Gran ballo in maschera sulle note di sua maestà il Minuetto.

Martedì grasso 9 febbraio verrà portato in giro per le vie del paese “Pippinaccio” il diavoletto tentatore del Carnevale che dopo una pubblica accusa ed un processo del Gran Consiglio Carnascialesco verrà dato alle fiamme tra grigliate di carne e dolci accompagnati dal soave nettare di Bacco per chiudere in bellezza il periodo del “caos” ed iniziare così quello della Quaresima.

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