Crocifissione del Colle del Duomo di Viterbo: cosa dicono le analisi

crocifissione

Nell’ambito dell’incontro “La Crocifissione di Viterbo: il volto cancellato”, tenuto lo scorso 11 luglio presso il Palazzo del Drago, parte della serie di iniziative promosse da Egidio 17, sono state presentate le risultanze delle ultime indagini effettuate in collaborazione con il “Laboratorio di Diagnostica e Scienza dei Materiali del DEIM” ed Archeoares.

In particolare, gli esami sono stati realizzati sottoponendo la tavoletta al microscopio 3D e, successivamente, ad una indagine radiografica.

L’analisi dei dati ha permesso di sottolineare due fenomeni. La scansione 3d della pellicola pittorica mostra alterazioni della superficie sia in corrispondenza della figura della Maddalena sia nell’area occupata dal volto del Cristo. La radiografia ha mostrato che l’area corrispondente all’attuale volto del Cristo è stata abrasa fino all’imprimitura.

La sintesi dei risultati attesta due dati acquisiti:

  1. La figura della Maddalena è il risultato di un’aggiunta posticcia;
  2. L’area occupata attualmente dal volto del Cristo è stata rimossa e integralmente ridipinta.

La prof.ssa Claudia Pelosi del DEIM, dunque, dichiara che “è altamente ragionevole supporre che gli interventi sulla Maddalena e il volto del Cristo siano complementari e funzionali a rendere la crocifissione coerente con i dettami estetici della controriforma. In ultimo, per quel che attiene all’individuazione dell’autore del suddetto dipinto, possiamo concludere che l’opera attuale sia esito dell’intervento di almeno due autori differenti.”

Lo storico dell’arte Antonio Rocca ha proposto, poi, una ulteriore suggestione: “Anche in virtù della collaborazione con Maria Forcellino, tra i più grandi studiosi dell’ultimo Michelangelo, mi sembra plausibile l’ipotesi che l’alterazione della stesura originaria – inserimento della Maddalena e integrale ridipintura del volto del Cristo – siano conseguenti al decreto emanato da Paolo IV Carafa nel 1556, termine che possiamo assumere come ante quem per la Crocifissione”.

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