Danza. A Spoleto viaggio nei ritmi latini tra Flamenco e Tango Argentino

flamenco

Il fascino della musica latina più autentica fa tappa a Spoleto ed invade con i suoi ritmi irresistibili il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti.

Due sono gli appuntamenti in programma, proposti da Light Can Dance, che scalderanno le fredde serate invernali della città umbra. Il primo porterà in scena, il prossimo 27 Gennaio alle ore 21:00, l’antica cultura gitana con lo spettacolo “Flamenco en vivo”, per la Direzione artistica di Tito Osuna, un’orchestra dal vivo eseguirà musiche di Maurice Ravel e Wolfgang Amadeus Mozart adattate dal chitarrista Jeronimo Maya sulle quali, il virtuoso corpo di ballo del Ballet Flamenco Español, fondato nel 2017 per mostrare al mondo la danza spagnola, farà risuonare le tavole del tablao dando vita ad uno spettacolo nel quale prenderanno vita le più antiche sonorità dell’etnia zingara. La musica gitana è lo specchio di una cultura che si perde nella notte dei tempi e che si intreccia con le tante altre realtà culturali con le quali, nel suo peregrinare, è venuta in contatto con l’andare del tempo; tali influssi sono stati recepiti anche dalla sua musica che presenta anche sonorità mediorientali e sudamericane.

Il secondo appuntamento è in programma per sabato 17 febbraio alle ore 21:00, sempre al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con la Roberto Herrera Tango Company che, con lo spettacolo “Tango Nuevo” avvolgerà gli spettatori nella rarefatta atmosfera delle milonghe. Lo spettacolo, dopo il debutto al Teatro Arcimboldi di Milano arriverà a Spoleto con il suo carico di impeto passionale. Con la regia e le coreografie di Roberto Herrera, che è anche primo ballerino insieme a Laura Legazcue, lo spettacolo offrirà, insieme tutto il corpo di ballo, un suggestivo viaggio attraverso la storia di questo ballo, che è anche, e soprattutto, un modo di vivere. Dai classici della prima metà del ‘900 fino al Tango Nuevo di Astor Piazzolla, l’orchestra dal vivo saprà evocare l’ambientazione unica della Buenos Aires dei locali di second’ordine e far vivere agli spettatori tutte le sfaccettature di un ballo senza tempo.

Giulio Pocecco

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