ExoMars: missione spaziale a guida italiana

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La missione spaziale ExoMars, che tra il 2016 e il 2018 porterà per ben due volte l’Europa su Marte, è frutto di una cooperazione internazionale tra l’Esa e l’agenzia russa Roscosmos, subentrata alla Nasa che ha dato forfait.

Un progetto sviluppato da un consorzio Europeo guidato da Thales Alenia Space Italia e che coinvolge circa 134 aziende spaziali dei Paesi partner dell’Esa e fortemente sostenuto anche dall’Italia, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) come hanno spiegato Barbara Negri dell’Asi e Vincenzo Giorgio di Thales AS.

“L’Italia – ha detto Negri – è stata il supporter maggiore della missione ExoMars che ha avuto in passato delle situazione difficili come quando gli Usa si sono tirati indietro e sono subentrati i russi e l’Italia ha reso possibile la cooperazione e la continuità del programma”.

“Il costo di queste missioni è estremamente elevato – ha aggiunto Giorgio – parliamo di un ordine di grandezza che supera il miliardo di euro, quindi non può che esservi da un lato l’egida dell’Esa che riceve i fondi dalle agenzie nazionali e in questo caso l’Italia ha fatto la parte da leone, ma c’è stato bisogno di una collaborazione esterna che abbiamo trovato nei russi e quindi si è creato quell’area per cui la missione è stata resa possibile”.

Il progetto ExoMars prevede due distinte missioni alla ricerca di tracce di vita su Marte: la prima nel 2016 per studiare l’atmosfera del pianeta rosso e la seconda, più ambiziosa, nel 2018 con un rover capace di muoversi autonomamente sulla superficie marziana e prelevare campioni, da analizzare in loco, fino a 2 metri di profondità.

 

Credits: foro www.meteoweb.eu

 

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