Expo: al Castello Sforzesco il violino più grande del mondo

Produce strumenti musicali dal 1750 e in occasione di Expo ha allestito all’interno del Castello Sforzesco il violino più grande del mondo: è la Monzino&figli, che vuole promuovere con l’Esposizione universale il valore dell’artigianato come tradizione tutta italiana. Per far conoscere la produzione artigianale d’eccellenza della famiglia, è nata nel 1999 Fondazione Monzino, che in collaborazione con il Castello Sforzesco ha avviato il progetto “Arti e mestieri: le mani sapienti”.

Tutti i giorni, fino al 31 ottobre, oltre 40 liutai provenienti da tutte le regioni italiane lavoreranno nella sala panoramica del Castello, trasformata in un violino gigante, mostrando le tecniche di produzione e di restauro degli strumenti a corda. Nel pomeriggio invece si alterneranno le esibizioni di giovani esecutori e musicisti noti.

I giovani oggi conoscono poco il lavoro artigiano e non lo considerano uno sbocco occupazionale: lo sostiene il vice presidente di Confcommercio, Lino Stoppani, presente all’inaugurazione del ‘violino più grande del mondo’. Scarsa reputazione sociale, burocrazia e pigrizia sono secondo Stoppani le piaghe dell’artigianato: “Questi mestieri antichi non sono più appetibili. Eppure sono stati il tessuto su cui si sono sviluppate le piccole e medie imprese. Vogliamo impegnarci per riscoprire il valore dell’artigianato e la soddisfazione che il lavoro manuale può dare”.

Antonio Monzino, presidente della Fondazione, spiega la scelta del nome per il progetto: “Le Mani Sapienti sono quelle del liutaio, e noi ci proponiamo di stimolare e promuovere il lavoro artigianale nei mestieri dell’arte e la sua valorizzazione come possibile sbocco occupazionale per i giovani”. Inoltre le mani sapienti sono quelle di “chi fa musica ad Expo in città, per divulgare l’idea di un’educazione musicale per tutti. Il nostro Paese, in contraddizione con la sua storia e tradizione, apprezza la musica sono nella sua componente ludica e spettacolare, con pesanti ripercussioni in ambito culturale, economico e finanziario”.

Elena Zambon, presidente dell’Associazione aziende familiari, ritiene che il successo della Monzino attraverso i secoli è dovuto ai valori etici che le consentono di andare avanti: “Noi aziende familiari siamo un insieme di culture diverse, ma abbiamo in comune i valori, che ci hanno consentito, anche durante la crisi, di resistere più a lungo degli altri”.

Quella della formazione musicale in occasione di Expo, secondo Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano “è stata un’idea straordinaria. Inserita poi nel grande palinsesto di Expo in città, ci consente di accompagnare questi sei mesi di esposizione universale con un vero e proprio laboratorio di idee”.

 

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