Fascia olivata Assisi – Spoleto: bene da difendere

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Tutto è partito il 3 febbraio 2016 quando i comuni di Trevi, Foligno, Assisi, Spello, Spoleto e Campello sul Clitunno hanno costituito il Comitato promotore de “La fascia olivata Asissi-Spoleto –  verso la candidatura Unesco”. Una unione che oggi sta dando i suoi frutti, perché i sindaci ci credono insieme alla Regione Umbria, attraverso il suo braccio esecutore Sviluppumbria, e spiegano, in una conferenza stampa, le ragioni di questo progetto.  “Questa è una operazione importante – ha detto Bernardino Sperandio sindaco di Trevi –  che coinvolge l’assessorato all’agricoltura dell’Umbria perché a breve, dovremmo ottenere l’iscrizione della fascia Olivata Assisi-Spoleto nel Registro Nazionale del Paesaggio Rurale. Questo Registro Nazionale è espressamente dedicato ai paesaggi rurali storici ovvero zone dove da secoli la produzione è rimasta la stessa, infatti, dal 1700 la fascia olivata Assisi-Spoleto ospita coltivazione di ulivi che compongono costituiscono il paesaggio arrivato ai giorni nostri.”

Nell’antichità la divisione era chiara: i terreni inerpicati venivano coltivati a ulivi con uno scopo ben preciso le radici aiutavano a tenere il terreno e evitare frane, mentre nel fondovalle venivano concentrate le colture cerealicole. Questa intelligente divisione ha fatto arrivare intatta ai giorni nostri “La fascia olivata Asissi-Spoleto” molto apprezzata dai turisti, e che, con questo progetto, si potrebbe conferma come attrazione adatta a promuove ulteriormente l’Umbria.

Lo step successivo, vero traguardo di questa iniziativa, è quello di far riconoscere questo paesaggio come Paesaggi Alimentari patrimonio dell’UNESCO: “Siamo consapevoli che questa è una avventura complicata ma, arrivati al traguardo, lo sforzo sarà ampiamente ripagato – concludono gli organizzatori”.

Donatella Binaglia

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