Innovazione Made in Italy al Museo della Scienza

museo della scienza

L’obiettivo è quello di raccontare cinquant’anni di innovazione tecnologica italiana. La mostra Make in Italy-The Exhibition, inaugurata stasera al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, celebra il genio e la creatività italiani attraverso oggetti e storie che rappresentano eccellenze a livello mondiale negli ambiti della tecnologia e del digitale: dalla Programma 101 al primo personal computer, passando per il microchip e la scheda Arduino fino alla prima macchina per il caffè espresso utilizzata nelle missioni spaziali.

Con Tim main partner e Ericsson partner, in occasione dell’Esposizione Universale, la mostra è ospitata contemporaneamente in due location: lo spazio Tim a Expo 2015 e il Museo della Scienza. “Siamo molto orgogliosi – ha detto Giuseppe Recchi, presidente di Telecom Italia – di aver contribuito a questo importante progetto culturale e scientifico dedicato ai 50 anni di innovazioni italiane. Telecom Italia – ha detto – è fortemente impegnata nel processo di accelerazione del Paese verso il digitale, anche grazie al piano di investimenti di circa dieci miliardi di euro nei prossimi tre anni”.

La ricerca innovativa “è un settore creativo del genere umano”, ha aggiunto Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. “Non è più solo materia per gli appassionati perché il Pianeta ha bisogno di cure e le applicazioni tecnologiche che ne abbiano rispetto sono indispensabili per la qualità della vita di un numero crescente di individui. I Musei Scientifici sono ‘ponti’ necessari per unire le conoscenze e dare letture contemporanee al valore dell’innovazione”. Ospite d’eccezione della serata inaugurale, Federico Faggin, l’inventore del primo microchip: “E’ – ha commentato – un grande onore e piacere essere presente all’inaugurazione di questa bella mostra che documenta l’importante contributo italiano ai prodotti e alle tecnologie che hanno trasformato il mondo”.

 

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