Machiavelli ebbe un precettore pedofilo

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Uno dei maestri di latino e di grammatica del giovanissimo Niccolò Machiavelli (1469-1527) fu “effettivamente un pedofilo”, accusato di aver molestato diversi suoi alunni durante le ore di insegnamento. Si chiamava Ser Paolo Sassi da Ronciglione, chierico precettore di numerosi letterati umanisti fiorentini.

E’ quanto testimoniano alcuni documenti della fine del Quattrocento, portati alla luce all’Archivio di Stato di Firenze, da cui emerge che Sassi da Ronciglione fu allontanato dal suo posto di maestro di grammatica alla scuola pubblica di Santa Maria Novella per reati di pedofilia commessi presso la cantoria della cattedrale fiorentina.

La vicenda è documentata dallo studioso britannico Robert Black, professore di storia del Rinascimento all’Università di Leeds, in un saggio dal titolo “Machiavelli and the grammarians: Benedetto Riccardini and Paolo Sassi da Ronciglione”, pubblicato in lingua inglese sull’ultimo numero della rivista periodica “Archivio Storico Italiano” (Olschki editore).

Black, che ha condotto importanti ricerche a Firenze in veste di visiting professor di Villa I Tatti, sede del Center for Italian Renaissance Studies dell’Harvard University, è autore di numerose pubblicazioni, compresa una biografia di Machiavelli (2013) pubblicata dall’editore londinese Routledge nel 2013.

Il saggio di Robert Black si focalizza su due maestri di latino di Machiavelli che furono figure eminenti negli ambienti filologici della Firenze del tardo Quattrocento: Benedetto Riccardini e Paolo Sassi da Ronciglione.

Finora gli specialisti hanno talvolta negato il ruolo di Riccardini nell’educazione di Machiavelli, ma un approfondito studio delle fonti d’archivio suggerisce – come spiega il professore Black nel suo saggio che costui abbia insegnato al giovane Niccolò intorno al 1480.

Il professor Black è tornato poi ad indagare su una celebre lettera del 16 gennaio 1515 in cui Francesco Vettori sembra alludere ad abusi sessuali di cui Machiavelli sarebbe stato vittima da studente. In uno studio del 2005 è stato ipotizzato che il colpevole delle molestie potesse essere Paolo Sassi da Ronciglione, ma l’ipotesi è stata allora rifiutata da alcuni studiosi, tra cui il professore Francesco Bausi.

Ora Black dimostra con i documenti inediti da lui portati alla luce che il maestro di grammatica fu invece ”effettivamente un pedofilo”, tanto da finire sotto accusa davanti alla magistratura fiorentina con l’infamante accusa di sodomia.

Nel 2005 il professore William J. Connell, docente di storia alla Seton Hall University, uno dei più illustri studiosi americani di Rinascimento italiano, sostenne che tra i 12 e i 14 anni Niccolò Machiavelli fu molestato dal maestro di grammatica e latino Paolo Sassi da Ronciglione, sulla base di una nuova interpretazione della lettera del Vettori. Alla sola interpretazione testuale ipotizzata da Connell, Black nel suo studio, a dieci anni di distanza, aggiunge la prova documentale che ‘incastra’ Sassi da Ronciglione.

L’ipotesi identificativa di Connell, a cui si deve la traduzione inglese con commento del “Principe” di Machiavelli, fu subito contestata da Francesco Bausi, autore di un articolo dal titolo “Machiavelli molestato? (In difesa di Pier Paolo Sassi)” apparso su “Interpres”, rivista di studi quattrocenteschi, nel 2006 (Salerno Editrice).

Bausi mostrava “l’assoluta infondatezza della tesi” sostenuta dallo storico statunitense, tanto da definirla “grottesca”. Un’infondatezza che adesso sembra di nuovo vacillare dopo la scoperta dei documenti pubblicati da Robert Black.

 

Credits: foto www.taccuinistorici.it

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