Il Monte Peglia è riserva Mondiale della Biosfera Mab Unesco

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La proclamazione è avvenuta in Indonesia nel corso della 30^ sessione del MAB-ICC il Consiglio del Programma internazionale uomo e biosfera dell’Unesco Grandissima soddisfazione da parte dei Sindaci dei comuni di Orvieto, San Venanzo, Parrano, Ficulle che hanno aderito al progetto “nato dal basso” e portato avanti con tenacia dall’Associazione Monte Peglia per Unesco presieduta dall’Avv. Francesco Paola Ticino Val Grande Verbano e Valle Camonica-Alto Sebino le altre due riserve italiane riconosciute dal MAB-ICC

Da oggi il Monte Peglia è riserva Mondiale della Biosfera Mab Unesco.

L’ufficialità è giunta dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa che parla di un “riconoscimento internazionale importante per il nostro Paese” nell’annunciare che la 30^ sessione del MAB-ICC (il Consiglio del Programma internazionale uomo e biosfera dell’Unesco) in corso a Palembang in Indonesia, ha proclamato riserve biosfera Unesco: Ticino Val Grande Verbano; Valle Camonica-Alto Sebino e il Monte Peglia in Umbria, realtà che con una superficie di oltre 40 mila ettari include 4 Comuni della Provincia di Terni: San Venanzo, Orvieto, Parrano e Ficulle.

La notizia è stata accolta con grandissima soddisfazione dai Sindaci dei quattro comuni.

“In questo momento la nostra gioia e la soddisfazione sono incontenibili. Siamo letteralmente commossi per aver raggiunto questo ambito risultato che va ascritto, innanzitutto, alla passione e alla tenacia dell’Avv. Francesco Paola, Presidente dell’Associazione ‘Monte Peglia per Unesco’, che in questi mesi – la candidatura era stata annunciata lo scorso settembre – ha tenuto le fila di un complesso percorso” afferma a caldo il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani.

Intorno al progetto, proprio il Comune di Orvieto, già capofila dell’Area Interna “Sud-Ovest Orvietano”, ha promosso, in questo lungo periodo di tempo, ripetuti incontri ai più alti livelli: dal convegno del 9 maggio quando la proposta per l’istituzione di una riserva mondiale per la biosfera Mab Unesco nel comprensorio del Monte Peglia, è stata presentata ai vertici dell’Arma dei Carabinieri Forestali e al Comando Regionale dell’Umbria, fino al forum del 16 giugno scorso a cui ha partecipato la delegazione della Provincia autonoma di Bolzano con la quale l’Associazione “Monte Peglia per Unesco” ha stipulato un Protocollo di Intesa volto alla cooperazione e alla diffusione di modelli sostenibili e strategie di marketing e di impresa che possono nascere dalla diffusione del Progetto della Riserva Mondiale MAB Unesco (in quell’occasione, l’Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, Hassan Abouyoub si complimentò per l’alta qualità culturale del progetto).

“Eravamo consapevoli – aggiunge il Sindaco Germani – della caratura del progetto finalizzato alla formazione dei giovani, allo sviluppo del turismo e dell’agricoltura sostenibile, intorno al quale, nel tempo, si è formata una consapevolezza diffusa nonché l’apprezzamento per la metodologia che è veniva seguita. Un progetto cioè non calato dall’alto, ma iniziato spontaneamente dalle comunità locali interessate, maturato dal basso; costruito, passo dopo passo, grazie all’ascolto delle istanze delle comunità di montagna dell’Area Interna Sud-Ovest Orvietano, un’area pilota per la nostra Regione. Anche per questa sui ‘genuinità’ il progetto ha riscosso ampi consensi in Italia, a Parigi e nell’assemblea in corso in Indonesia”.

“Appena stemperata l’emozione di queste ore – conclude – ci incontreremo con tutti i soggetti con i quali abbiamo condiviso questo primo step finalizzato al riconoscimento MAB Unesco, per definire i prossimi passaggi, anche istituzionali. Ho sentito l’Avv. Francesco Paola e per la prossima settimana nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Perugia, anticiperemo i passaggi successivi.

Colgo l’occasione per ringraziare le Istituzioni a partire dal Governo nazionale alla Regione Umbria, all’Arma dei Carabinieri Forestali, alla Provincia di Terni, ai Comuni dell’Orvietano e dell’Area Interna, alle Associazioni del territorio e ai singoli cittadini ed imprenditori che, sin da subito, si sono riconosciuti in un modello sostenibile di sviluppo del territorio del Monte Peglia, ricco di storia, cultura e tradizioni”.

Con il riconoscimento di Monte Peglia, Ticino Val Grande Verbano, Valle Camonica-Alto Sebino le riserve italiane riconosciute dall’Unesco nell’ambito del programma Mab salgono da 15 a 18. “Le aree protette – ha detto il Ministro Costa – rappresentano il capitale naturale su cui investire, sia in termini sociali, sia in termini di ricerca sia, per quanto possibile, in termini economici legati alla sostenibilità. Il riconoscimento Unesco è un’ulteriore garanzia per la loro conservazione e valorizzazione. Proprio lunedì 23 luglio a Parigi abbiamo presentato all’Unesco il progetto ‘caschi verdi’, una task force sotto l’egida dell’Onu per rendere la tutela delle aree verdi del pianeta più efficace, tempestiva e duratura. In Italia i caschi verdi opereranno anche nelle riserve della biosfera, oltre che nei 10 geoparchi e nei 5 siti naturali iscritti nella lista del patrimonio mondiale. E questo fa ben sperare per la tutela dei tesori naturalistici del nostro Paese”.

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