Orvieto Città Aperta: 14 giugno 1944, un giorno da ricordare

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Settantaquattro anni fa – il 14 giugno 1944 – su iniziativa del Tenente Colonnello tedesco Alfred Lersen e, d’intesa con l’esercito inglese, Orvieto fu dichiarata “Città Aperta” ed evitò la barbarie dei bombardamenti con la conseguente perdita di vite umane e distruzione del patrimonio storico e artistico.

Una data importante da commemorare. Quel giorno il Tenente Colonnello Alfred Lersen, comandante delle truppe tedesche di stanza ad Orvieto, scrisse una lettera che salvò la città e gli orvietani da una  sicura distruzione. La comunicazione, indirizzata agli alleati che stavano avanzando e che erano giunti già alle porte di Orvieto, conteneva la richiesta di considerare Orvieto “Città aperta”. Il patto proposto avrebbe consentito agli alleati di occupare la città senza ricevere, da parte dei tedeschi, nessuna opposizione. La proposta venne accettata e Orvieto non subì alcun danno.
Il 15 novembre 2016, Manfred Lersen, figlio dell’ufficiale tedesco che insieme a Richard Heseltine, l’ufficiale maggiore del comando inglese alleato, scongiurarono il bombardamento di Orvieto, ha donato alla Città la macchina da scrivere con cui nel 1944 venne redatto il documento che dichiarava “Orvieto Città Aperta”.

In quell’occasione l’Amministrazione Comunale ha deciso di celebrare – il 14 giugno – la liberazione della Città dalle truppe di occupazione con la manifestazione Orvieto Città Aperta 14 giugno. Un giorno da ricordare.

Un’occasione per celebrare la liberazione della Città e per ricordare l’importante ruolo svolto dai tre principali protagonisti della storia: il comandante Lersen che scrisse la lettera, Monsignor Francesco Pieri allora Vescovo di Orvieto che aveva creato le condizioni affinché la lettera fosse scritta, e il comandante inglese Richard Heseltine che ricevette la missiva e rese nota la storia.

Mercoledì 13 giugno 2018 alle ore 11.00 in Comune il Sindaco, Giuseppe Germani saluterà i Signori Lersen e la delegazione proveniente da Meissen, la città della Sassonia dove ora vive Manfred Lersen, figlio del comandante Alfred Lersen.

Nel pomeriggio alle ore 18.00 in Duomo si terrà il Concerto in Duomo dell’organista Nello Catarcia.

Giovedì 14 giugno in occasione dell’anniversario, alle ore 21.00 al Teatro Mancinelli – ingresso gratuito – a cura del Comune di Orvieto in collaborazione con l’Associazione TEMA, la Città di Orvieto ricorderà quegli importanti accadimenti storici nella lettura-concerto MeinLieber Vater (Mio Caro Padre) di Giulio Romoli e Angelo Strabioli, con Alberto Melone, Riccardo Pieretti, Pino Strabioli e gli interventi musicali di Marcello Fiorini (fisarmonica) e Dino Graziani (violino).

“L’Amministrazione Comunale – afferma l’Assessore alla Cultura, Alessandra Cannistrà – sta lavorando ad una ipotesi di gemellaggio con la Città di Meissen alla quale ci accomuna non solo la memoria storica legata al capitalo Lersen ma anche la connotazione di città culturale sede di una tradizione importante manifattura della porcellana. Siamo grati al figlio del Capitano Lersen che ha sempre alimentato e tenuto vivo il legame tra le due città.

E’ anche un bellissimo segno che S.E. Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto e Todi abbia voluto arricchire il programma di questa annuale commemorazione con il Concerto d’Organo, organizzato dalla Diocesi Orvieto-Todi e dall’Opera del Duomo, che sarà tenuto dall’organista della Cattedrale di Orvieto Nello Catarcia, Mercoledì 13 giugno alle ore 18:00 in Duomo. Fu proprio l’organo della Cattedrale, infatti, a favorire l’incontro tra il Vescovo Pieri e il Capitano Lersen che era un grande appassionato di musica”.

Il 4 giugno 1944 gli Alleati entravano a Roma, dichiarata città aperta il giorno prima, e continuavano ad avanzare verso nord.

Il 14 giugno giungevano ad Orvieto, dove i tedeschi si erano preparati per una difesa ad oltranza. L’artiglieria era stata dislocata in postazioni strategiche, compresa la zona dietro l’Ospedale nelle vicinanze del Duomo.

Il comandante tedesco di stanza a Orvieto era il tenente colonnello della Luftwaffe, Alfred Lersen, uomo autoritario e colto. Aveva stretto amicizia con Monsignor Francesco Pieri col quale, quando non si trovavano in Duomo ad ascoltare Bach, parlava in latino.

Lersen aveva dato assicurazione al vescovo che, per rispetto dei tesori d’arte e di fede, non ci sarebbero stati combattimenti nella parte alta della città, e che questi sarebbero stati ad almeno 20 km da Orvieto.

Gli Alleati arrivarono la mattina del 14 giugno 1944, da Viterbo che era stata pesantemente bombardata. Quando, a capo di un commando di carri armati, il maggiore inglese Richard Heseltine giunse in vista della città, vide arrivare un Volkswagen con la bandiera bianca.

Il tenente tedesco, che parlava perfettamente l’inglese, portava il messaggio del suo comandante tenente colonnello Alfred Lersen, con la proposta che Orvieto fosse dichiarata città aperta. Inoltrata al comando inglese, la proposta fu accettata e Orvieto fu salva.

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