Ospedale di Terni: nuove frontiere della cardiologia con la valvuloplastica percutanea

ospedale di terni

L’ospedale di Terni si conferma centro di attrazione extraregionale oltre che per le procedure di interventistica aritmologica anche per le procedure di cardiologia interventistica (emodinamica), con particolare riferimento alla valvuloplastica cardiaca percutanea. La struttura di Emodinamica, che esegue circa 1600 procedure all’anno di cui oltre 700 angioplastiche coronariche, ha infatti raddoppiato il numero di  valvuloplastiche,  che in pochi mesi sono salite a 40, di cui circa il 40% su pazienti residenti fuoriregione.  Numeri importanti se si considera che fino a pochi anni fa circa il 30% dei pazienti affetti da stenosi valvolare aortica severa era giudicato del tutto inoperabile o gravato da un rischio operatorio troppo elevato e restava quindi escluso dalla possibilità di un trattamento risolutivo, senza prospettive di guarigione e di una buona qualità di vita.

 “La possibilità di riparare o sostituire le valvole patologiche senza la necessità di un intervento chirurgico tradizionale – spiega il professor Marcello Dominici, direttore dell’Emodinamica di Terni – consente di trattare pazienti in condizioni di elevato rischio operatorio, perché affetti da gravi patologie di altri organi (come polmoni o fegato) oppure perché molto anziani e giudicati troppo fragili per affrontare un intervento chirurgico tradizionale, che comporta un’anestesia generale prolungata ed una circolazione extracorporea. Oggi per questi pazienti è possibile ricevere anche a Terni una nuova valvola impiantata con un intervento percutaneo mininvasivo, mediante puntura della cute e impiego di sonde dirette fino al cuore attraverso arterie e vene”.

 Il significativo incremento, in così poco tempo, del numero di procedure di Valvuloplastica percutanea (specificamente per la TAVI nella stenosi valvolare aortica e per la MitraClip nell’insufficienza della Mitrale) è stato reso possibile grazie al nuovo Angiografo di ultima generazione, recentemente acquisito, e ad altre moderne apparecchiature come l’ecocardiografo tridimensionale integrato, che pongono l’Emodinamica di Terni all’avanguardia anche in tutte le procedure delle cardiopatie strutturali (difetto interatriale e interventricolare, forame ovale pervio, chiusura dell’auricola, ecc.).

 Intanto, la prestigiosa rivista scientifica The Lancet ha pubblicato i primi risultati a tre anni dello studio “ABSORB 2” sugli impianti di Stent Riassorbibili nelle procedure di angioplastica coronarica, che vede il centro di Terni come il primo e unico autore italiano di quello che è lo studio più importante al mondo nel settore, e che ha coinvolto i migliori centri di emodinamica del mondo. Il professor Dominici ringrazia “la direzione aziendale che ha permesso questo successo e tutta la sua equipe, che in questi anni ha portato avanti la ricerca, contribuendo al risultato finale e a qualificare l’immagine del nostro centro, e per la quale l’Azienda ospedaliera ha anche ricevuto oltre 400.000 euro per studi internazionali sostenuti da fondi internazionali”.

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