Spello: ad Osteriaccia la pista di pattinaggio torna a vivere

Bambini e ragazzi, alcuni avvicinatisi di recente al pattinaggio, altri che lo praticano da anni a livello agonistico. Sono stati loro i protagonisti, nel pomeriggio di domenica, dello spettacolo grazie al quale la pista di pattinaggio degli impianti sportivi dell’Osteriaccia è finalmente tornata a vivere. Una grande emozione per tutti i presenti, ad iniziare dai vertici dell’A.s.d. Pattinaggio artistico Spello, che dopo 15 anni di inattività della pista spellana è tornata a vedere i propri atleti esibirsi “a casa”.

A rendere possibile tutto ciò è stato il recente rifacimento del pavimento della pista, che ora tornerà ad essere il luogo in cui si svolgeranno gli allenamenti dei giovani atleti, che daranno seguito alla decennale tradizione sportiva del pattinaggio artistico a Spello. A guidarli in questa esperienza sarà Cinzia Falcinelli e con lei le insegnanti dell’A.s.d. Pattinaggio artistico Spello. All’iniziativa sono intervenuti anche il sindaco di Spello, Moreno Landrini e l’assessore allo sport, Chiara Zuccari, che hanno espresso la propria soddisfazione per un importante luogo di aggregazione, oltre che di sport, che torna finalmente a vivere e ad essere frequentato da molti giovani. “Uno spazio – ha dichiarato Landrini – inserito negli impianti sportivi in una posizione facile da raggiungere dagli spellani e che grazie alla sua attività arricchisce ancor più l’offerta formativa per i bambini e i ragazzi andando ad aggiungersi alle innumerevoli possibilità offerte dalla Polisportiva Julia Spello e alle discipline che possono essere praticate anche all’interno del palazzetto dello sport”. “Uno spazio inserito in un’area verde tranquilla ed ospitale nel quale bambini e ragazzi possono svolgere sport ma possono anche – ha aggiunto l’assessore Zuccari – trovare un luogo di aggregazione e crescita. A tutti loro e alla società i migliori auguri – ha concluso l’assessore – per l’importante attività intrapresa, che ha anche il merito di tornare a far rivivere un importante spazio rimasto vuoto e inutilizzato per 15 lunghi anni”.

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