Stephen King: ritrova la fede e smette di bere

stephen king

Alla vigilia dell’uscita negli Usa del suo nuovo romanzo “Revival”, Stephen King confessa il suo lato spirituale

 

New York – Stephen King non beve più alcool, si è completamente disintossicato, e non fa più uso di droghe. E questo è merito anche del suo riavvicinamento alla fede cristiana, da lui abbandonata quando era ragazzo, cresciuto in una parrocchia metodista. Lo confessa lo stesso scrittore americano in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo, “Revival”, che sarà martedì 11 novembre nelle librerie degli Stati Uniti e del Canada, con una distribuzione di oltre un milione di copie. Ormai King beve solo tè durante la scrittura, rivela in un’intervista rilasciata a Goodreads.

L’abbandono dell’alcol e delle droghe, collegato alla riscoperta del suo sentimento religioso, torna anche in un’intervista concessa da King alla rivista “Rolling Stone”. Afferma infatti l’autore di “Il miglio verde” e di tanti altri romanzi bestseller: “Io scelgo di credere che Dio esiste, e perciò posso dire: ‘Dio, io non riesco a fare questa cosa da solo. Aiutami a non bere oggi, aiutami a non assumere droghe oggi’. E questo atteggiamento mi è utile”. Ora King si è convinto che la fede in Dio “ci rende migliori”, perché offre “un fondamento per meditare, una fonte di forza” per vivere meglio.

Il tema delle religione è centrale nel nuovo romanzo “Revival”, affrontato in maniera “dark ed elettrizzante”. Al centro della storia c’è Jamie Morton, un ragazzino del New England, che incontra un carismatico predicatore di Dio in una chiesa parrocchiale di una piccola città. La vita dell’adolescente sarà sconvolta dall’arrivo del pastore metodista Charles Jacobs, che dopo un terribile incidente, perderà la fede.

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