Aria d’Umbria ad Expo grazie alle Maschere della Commedia dell’Arte

Anche le Maschere Umbre della Commedia dell’Arte hanno portato all’ Esposizione Universale di Milano 2015 una ventata d’ Umbria in una maniera sicuramente originale, non scontata. Hanno rappresentato quella parte di Umbria che non appare normalmente nelle guide ufficiali e che è normalmente  fuori dai grandi circuiti, ma anch’essa di straordinaria bellezza.

Tre delle quattro Maschere Umbre: Chicchirichella, Nasoacciaccato e Rosalinda, si sono esibite all’importante kermesse internazionale per 3 giorni facendo un bagno di folla e riscuotendo un consenso straordinario, sono state capaci di catturare l’attenzione e l’ammirazione di tutti indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla cultura, dalla nazionalità… hanno parlato il nostro dialetto ma la loro gestualità, i loro colori e la loro energia hanno reso comprensibile il messaggio che volevano dare suscitando curiosità ed apprezzamento.

La loro partecipazione è stata possibile grazie alla sinergia tra l’associazione culturale Il Laboratorio del Paesaggio, che viene da un percorso europeo di “risveglio delle comunità” sul tema della tutela e valorizzazione del Paesaggio e il Centro Studi Gauli che ha sede presso il sito paleontologico fella Foresta Fossile di Dunarobba.

Le Maschere Umbre della Commedia dell’Arte ospitate del Gruppo CRAMST, nello spazio del KiP International School (Scuola internazionale di saperi, innovazioni, politiche e pratiche territoriali per la Piattaforma del Millennio delle Nazioni Unite),  con la loro performance hanno affrontato il tema del cibo e della fame in maniera leggera, frizzante e al contempo densa di poesia e significati.

Hanno anche acceso l’attenzione dei registi ed operatori Rai  che le hanno riprese per inserirle nello spot che pubblicizzerà nei prossimi giorni la trasmissione per la celebrazione di chiusura dell’Esposizione Universale del 31 ottobre.

Anche questa volta con la loro esuberante semplicità hanno fatto un racconto  di paesaggio per dare lustro anche a quell’Umbria minore che di fatto ne fa la grandezza stessa perché vero genius loci.

 

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