A Villa Fidelia “Melting Pot”: mostra personale di Massimiliano Poggioni

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Sarà inaugurata sabato 18 ottobre alle ore 17.30 nelle sale della Palazzina di Villa Fidelia, “Melting pot”, la personale di Massimiliano Poggioni promossa dall’Associazione culturale ARTECH con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Spello. Attivo sia nella grafica che nella pittura, l’artista presenterà 44 lavori, 22 dipinti e 22 grafiche. L’esposizione, che si pone in continuità con la precedente personale svoltasi nel Centro d’Arte contemporanea della Rocca di Umbertide, resterà aperta fino al 16 novembre 2014.

La mostra e il catalogo sono curati da Carmen Lorenzetti, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Bologna, critica d’arte e curatrice.

Nel dettaglio, le opere pittoriche di Poggioni si muovono attraverso il concetto della maschera e della dualità: nella serie “Mask on nothing” si tratta di maschere che si adattano perfettamente al viso e non lasciano intravedere cosa c’è sotto, che rimane così un enigma. L’uomo contemporaneo, sembra dirci l’artista, ha il disperato bisogno di apparire secondo istanze che gli vengono dettate dalla società dei consumi e dagli imperativi di una di una performatività portata al limite. Sente quindi il bisogno di travestirsi e di non presentarsi per quello che è. Dietro alla maschera potrebbe infatti nascondersi il vuoto dell’uomo contemporaneo, privato dei propri autentici bisogni, desideri e di un proprio e riconoscibile immaginario.

Accanto al tema della maschera compare la bipartizione del quadro della serie “Half Unit”, quasi un dittico all’interno dell’unità della tela, che indica un rapporto con qualcosa che sta fuori dal corpo, che si presenta spesso come raddoppiamento, come occultamento o completamento simbolico. La figura rimane intatta, delineata con segni incisivi, mentre lo sfondo pastoso suggerisce un’interpretazione che nel groviglio, il non definito, la macchia, ha sempre visto un riferimento all’inconscio, al regno dell’istinto, dell’irrazionale e dell’inesplicabile, al mistero dell’uomo.

Rispetto alle grafiche, il gioco è tutto incentrato sul bianco, nero, rosso. Questi lavori hanno come orizzonte l’osservazione della nostra società contemporanea, dei modelli e delle contraddizioni che essa presenta. Alcuni nascono da brani, frammenti di testo, poesie, sono quindi immagini letterarie prima che visive e raccontano una storia, uno stato d’animo, una situazione . Sono riunibili in vari gruppi dalle più sintetiche ed essenziali, a quelle dove regna, in un dichiarato horror vacui, un proliferare inestricabile di soggetti metamorfici, che ricordano il barocco, il surrealismo e il fertile immaginario dei fumetti del XX secolo.

All’inaugurazione della mostra di Massimiliano Poggioni saranno presenti l’assessore alla cultura della Regione Umbria Fabrizio Felice Bracco, il sindaco di Spello Moreno Landrini, l’assessora alla cultura del Comune di Spello Irene Falcinelli e la curatrice Carmen Lorenzetti; la mostra è organizzata con il contributo di Banca Mediolanum, rappresentata da Ivano Alunni.

Nell’ambito della manifestazione, il 9 novembre 2014, è in programma una performance di teatro e musica tenuta dall’Accademia Teatrale degli InQuieti e dall’Accademia Musicale Lizard di Spello che in un connubio di brani teatrali e musicali affronteranno i temi della mostra da diverse prospettive.

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