Adorno Day: sullo stretto di Messina torna la festa della migrazione dei rapaci

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Dal 28 aprile all’11 maggio torna l’Adorno Day: volontari e forze dell’ordine uniti contro il bracconaggio. Eventi, escursioni e attività scientifiche in programma in Calabria.

Con l’arrivo della primavera, tornano a solcare i cieli dello Stretto di Messina migliaia di rapaci in migrazione verso il Nord Europa. Un viaggio antico e affascinante che ogni anno richiama appassionati, studiosi e ambientalisti. Ed è proprio in questo contesto che prende vita Adorno Day 2025, l’evento organizzato dalla Lipu per celebrare e proteggere il passaggio degli uccelli rapaci lungo uno dei corridoi migratori più importanti e delicati d’Europa.

Dal 28 aprile all’11 maggio, è attivo il campo della Lipu per il monitoraggio della migrazione e la prevenzione del bracconaggio, in sinergia con l’Operazione Adorno condotta dal Reparto operativo Soarda dei Carabinieri Cites e dal Comando Regione Carabinieri Forestali “Calabria”. Una rete di sorveglianza fondamentale per contrastare un fenomeno ancora troppo diffuso, nonostante i grandi progressi degli ultimi anni.

Un calendario ricco di appuntamenti

Il programma di Adorno Day si sviluppa su tre giornate principali:

  • Martedì 29 aprile a Cosenza (Università della Calabria, ore 16:30) si apre con un incontro divulgativo sulla migrazione dei rapaci attraverso lo Stretto di Messina.

  • Sabato 3 maggio a Campo Calabro (Forte Pignatelli, ore 9-18) sarà la giornata clou, con numerose attività tra cui:

    • sessioni di birdwatching e inanellamento scientifico (a cura della StOrCal),

    • fotografia naturalistica dei rapaci (con Afni Calabria),

    • visita guidata al Museo faunistico Diorama,

    • premiazione del concorso fotografico Sergio Tralongo al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

    Sempre il 3 maggio, la Lipu guiderà l’escursione “Ali nel vento: la migrazione dei rapaci”, un itinerario panoramico che parte dal Pilone per raggiungere Monte Scrisi.

  • Domenica 4 maggio, ancora a Campo Calabro, si svolgerà un evento pubblico di osservazione della migrazione e attività di inanellamento a scopo scientifico, sempre con la collaborazione della StOrCal.

Una battaglia ancora aperta contro il bracconaggio

Lo Stretto di Messina, pur essendo un vero e proprio santuario per la biodiversità, è anche uno dei sette “black spot” italiani segnalati nel Piano nazionale antibracconaggio. Migliaia i falchi pecchiaioli che ogni anno lo attraversano, insieme a falchi di palude, nibbi, capovaccai, albanelle, falchi cuculi e pescatori, senza dimenticare le cicogne bianche e nere, anch’esse minacciate dai fucili dei bracconieri.

I risultati ottenuti in questi decenni non devono farci abbassare la guardia – afferma Giovanni Albarella, responsabile Antibracconaggio della Lipu – I controlli e il lavoro dei nostri volontari restano fondamentali per garantire un passaggio sicuro a decine di migliaia di uccelli migratori”.

Con Adorno Day 2025, la Calabria si conferma punto nevralgico per la conservazione della fauna selvatica europea e simbolo di una cittadinanza attiva e consapevole, che difende la natura e promuove cultura scientifica, bellezza e legalità.

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