ATER Umbria: primo bilancio di sostenibilità e impatto sociale

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Tempo di bilanci per Ater Umbria, la società partecipata regionale per le politiche per la casa

“La relazione che la Presidente Tesei ha fatto sulle Partecipate umbre restituisce un insieme di società ed enti che, ciascuno con le sue peculiarità, è al servizio della comunità regionale e che riesce a rinnovare l’impegno sugli obiettivi del piano di rilancio promosso dalla Giunta pure nella speciale difficoltà del momento”. Questo il commento del Presidente di Ater Umbria Emiliano Napoletti in merito alla relazione sullo stato di salute del sistema delle Partecipate regionali che la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha presentato alla Giunta regionale.

Un sistema che ingloba 16 realtà con circa 200 milioni di volumi di affari diretti complessivi, 1.792 dipendenti preposte ad offrire una serie di servizi a cittadini ed imprese per conto della Regione. In questo quadro complessivo, anche in considerazione delle indicazioni della Presidenza, alla richiesta della Presidente Tesei a tutte le Partecipate, Ater presta grande attenzione agli obiettivi di spending review in vista di un 2023 che si prospetta di gestione estremamente complessa a causa della congiuntura internazionale non favorevole.

“La società partecipata Ater Umbria – dichiara, inoltre, il Presidente Napoletti – recependo con tempestività tali indicazioni, in data 30 novembre ha deliberato per il 2023 l’elaborazione del primo Bilancio di sostenibilità (ambientale e di impatto sociale) dell’ente per rappresentare in modo corretto e comprensibile il rilevante valore pubblico generato da Regione Umbria nell’ambito delle politiche della casa attraverso l’operato dell’azienda”. Nella sua relazione la Presidente Tesei aveva evidenziato che: “Nonostante le difficoltà congiunturali ed esogene che hanno caratterizzato il 2022, su tutte il forte rincaro dei costi energetici e dei costi generali causa inflazione, le Partecipate regionali non manifestano tensioni finanziarie e chiudono bilanci in pareggio o attivo, senza negative conseguenze né economiche né finanziarie né patrimoniali per il bilancio regionale che le consolida”.

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