Dal 21 giugno al 25 luglio l’Umbria ospita il festival Bimbi tra i Borghi che unisce teatro, paesaggi mozzafiato e storie senza tempo. Ne parliamo con il direttore artistico Claudio Massimo Paternò.
Claudio, come nasce il Festival di Teatro per Famiglie “Bimbi tra i Borghi”?
«Il festival nasce dal mio percorso nel teatro per ragazzi, che porto avanti dal 2004. Credo profondamente nel potere educativo del teatro, perché sviluppa e forma le persone fin da giovani. Attraverso il teatro si impara ad accogliere, ascoltare, comprendere e dialogare: sono queste, secondo me, le vere chiavi dell’educazione. E il teatro le mette in pratica tutte.»
Cosa rende speciale questa edizione?
«Negli ultimi anni abbiamo proposto delle rassegne estive di teatro per ragazzi, ma quest’anno abbiamo voluto fare un passo in più, trasformandole in un vero e proprio festival che coinvolge tutta l’Umbria. Undici comuni hanno dato il loro patrocinio e hanno colto questa opportunità. La scelta dei luoghi è stata ispirata dai principali corsi d’acqua umbri: il Tevere, il Nestore, il Chiascio, fino al nostro amato Trasimeno. L’acqua, da sempre simbolo di vita e conoscenza, ci ha guidati. In questi due mesi il festival porterà il teatro in 22 luoghi da scoprire: chiostri, giardini, piazzette racchiuse nei borghi più suggestivi della nostra regione.»
Quando si svolgerà il festival?
«Siamo partiti il 21 giugno e andremo avanti fino al 22 luglio (consulta il programma completo n.d.r.). Poi ci sarà una grande festa di chiusura dal 23 al 25 luglio. In totale avremo 14 spettacoli, con compagnie che arrivano da tutta Italia: da Catania a Trieste, passando per Bolzano.»
Quali saranno i contenuti degli spettacoli?
«Ci sarà una grande varietà. Alcuni testi sono inediti, altri molto conosciuti, proprio per poter parlare a tutti, grandi e piccoli. Ad esempio porteremo in scena Antigone 2.0 ma anche classici come Hansel e Gretel. La nostra convinzione è che per entrare nell’animo umano basti aprire le porte delle emozioni, e il teatro fa esattamente questo.»
A chi è rivolto l’invito a partecipare?
«A tutti: famiglie con bambini piccoli, ma anche adolescenti e chiunque abbia voglia di lasciarsi sorprendere. Invitiamo a godere della bellezza delle parole, delle voci e dei luoghi che sapranno sicuramente ispirare.»
Intervista a cura di Sonia Lustrino