Il Rotary Club Todi dona un Capnometro all’Ospedale di Pantalla

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Il Rotary Club Todi ha donato un Capnometro all’Ospedale di Pantalla, struttura destinata fin da inizio pandemia al trattamento dei soli malati Covid e che ora sta lentamente tornando alla normalità. Il Capnometro è uno strumento che misura la concentrazione di anidride carbonica nell’aria espirata e ne avevano particolarmente bisogno nel reparto di Terapia Sub-intensiva e Pneumologia (diretto dal dott. Luigi Frigieri), proprio per trattare i malati Covid ed evitare loro inutili ed evitabili traumi ripetitivi.

Normalmente, infatti, per effettuare il dosaggio della CO2 si ricorre ad un esame invasivo chiamato “emogasanalisi” che consiste nel prelevare sangue da un’arteria, comunemente l’arteria radiale.

Finalmente, grazie al capnometro donato dagli amici Rotariani del Club di Todi, sottolinea il dott. Frigieri, possiamo monitorizzare in continuo la ventilazione del paziente, sia spontanea che meccanica, senza dover pungere le arterie”. Puntura che, oltre ad essere particolarmente dolorosa, non è immune sia dal rischio di lesione delle fibre nervose che, nel polso, corrono a fianco dell’arteria sia dal rischio specifico legato all’uso dell’ago/catetere per il prelievo stesso.

Proprio quest’ultima caratteristica ha convinto il Rotary Club ad indirizzarsi verso il dono di questo specifico strumento. Infatti, contemporaneamente, è giunto a conclusione l’altro progetto che ha impegnato il club nell’anno in corso: la concessione di una borsa di studio al neo dottore Matteo Brizioli. Argomento della ricerca, svolta presso il Politecnico di Zurigo, e della tesi sperimentale da lui discussa è stata, infatti, la prevenzione delle infezioni antibiotico-resistenti contratte in ambito ospedaliero attraverso l’utilizzo di strumenti chirurgici, o comunque diagnostici, invasivi. Si stima, infatti, che i biofilm batterici presenti sulle superfici solide siano responsabili dell’80% delle infezioni ospedaliere; che, solo in Europa, tre milioni di pazienti abbiano contratto infezioni per questa causa, e che, per cinquantamila di esse siano risultate fatali (The European Centre for Disease Prevention and Control).

Donare un Capnometro, quindi, è sembrato essere la cosa più appropriata per agire su più fronti, in particolare su quello della prevenzione della salute. Soprattutto perché, al di là dell’uso immediato per i pazienti Covid, questo strumento sarà molto utile anche nella medicina generale e, quindi, potrà essere usato, a Pantalla, anche in futuro al di fuori della emergenza sanitaria odierna.

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