Circondati da gatti, sul palco, lungo le scale della platea ovunque gli sguardi felini accerchiano il teatro. Curiosi, regali, tal volta indifferenti ma sempre molto affettuosi con l’uomo i gatti di Cats, il Musical andato in scena al Lyrik di Assisi lo scorso week end, hanno conquistato gli spettatori avvolti in uno spettacolo di altri tempi.
Il regista Massimo Piparo esalta la felinità e questa diventa la centralità di tutto lo spettacolo che nella pausa ha visto tantissimi spettatori farsi foto con i felini stupendamente truccati e vestiti tanto da diventare una vera attrazione in tempo di carnevale.
Il capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Thomas Stearns Eliot, che debuttò a Londra nel 1981, non ha certo bisogno di presentazioni e il riadattamento italiano non delude.
Nonostante la quasi totale assenza di dialoghi che a volte rende difficile la comprensione della storia, delegata totalmente al cantato, tutti i gatti del Jellycle riescono a ritagliarsi il loro spazio e tutti hanno una storia da raccontare. La scenografia rivista e riportata ad una Roma decadente, invece che nella Londra d’origine, regge i 22 attori ballerini instancabili che riempiono la scena recitando e ballando costantemente.
Le movenze feline sono studiate nei minimi dettagli, ogni costume è un’opera d’arte e, a completare il quadro, c’è la musica eseguita dal vivo dall’orchestra capitanata da Emanuele Friello. Cats di Massimo Romeo Piparo finisce così per travolgere la platea tanto coi suoi colori e i suoi ritmi quanto con la sua malinconia.
Donatella Binaglia