Il Cavallo colossale di Canova torna a splendere a Bassano del Grappa

cavallo colossale di canova

Dopo oltre cinquant’anni, il Cavallo colossale di Antonio Canova, uno dei suoi capolavori più grandiosi, sta per tornare al suo antico splendore grazie a un importante progetto di restauro. L’imponente modello in gesso, unico al mondo per imponenza ed eccezionalità, riprenderà il suo posto tra le sale dei Musei Civici di Bassano del Grappa, dove è custodito il più importante patrimonio canoviano al mondo, assieme a Possagno.

Un progetto ambizioso per un’opera straordinaria

L’operazione di restauro è promossa e organizzata dal Comune e dai Musei Civici di Bassano del Grappa, in collaborazione con il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Veneto e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza, con il Main partner Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto “Restituzioni”, e il Main sponsor Venice in Peril Fund.

“Siamo felici di dare ufficialmente avvio alla fase di realizzazione di questo importante progetto di recupero di uno dei tesori artistici più rilevanti della nostra città”, afferma il Sindaco di Bassano del Grappa Nicola Ignazio Finco. “Un progetto ambizioso reso possibile grazie all’attenzione del Ministero della Cultura e alla stretta collaborazione tra pubblico e privato, sempre più strategica per poter sostenere e valorizzare il mondo della cultura. Grazie dunque a Intesa Sanpaolo e a Venice in Peril Fund, che hanno creduto in questa operazione contribuendo alla ricomposizione di un’opera di indubbio valore, da troppo tempo trascurata, che potrà tornare ad essere ammirata ed apprezzata dai visitatori del nostro museo e dai tanti appassionati del genio di Antonio Canova nel mondo”.

La storia travagliata del Cavallo colossale

Realizzato da Canova tra il 1819 e il 1821 come modello per una scultura equestre in bronzo commissionata dal re di Napoli Ferdinando I (IV) di Borbone, il Cavallo colossale fu completato per la sola parte dell’animale alla sopraggiunta morte dello scultore, nell’ottobre del 1822.

Dopo la morte di Canova, il modello in gesso fu donato da Giambattista Sartori Canova al museo di Bassano del Grappa, insieme a molte altre opere del fratello. L’imponente opera, caratterizzata dalla coloritura superficiale a finto bronzo voluta dallo stesso Canova, prese presto posto nel salone canoviano del museo.

Tuttavia, il Cavallo colossale rimase esposto solo fino alla fine degli anni ’60, quando fu smontato e trasferito nei depositi in vista di alcuni lavori strutturali. Da allora, i numerosi frammenti dell’opera sono stati spostati più volte, danneggiandosi ulteriormente. Solo la testa è stata preservata ed è rimasta nel percorso espositivo del museo, a memoria dell’eccezionale valore storico-artistico dell’opera.

Un restauro complesso e innovativo

Il progetto di restauro, redatto dallo Studio PRO. REST, prevede un intervento del valore complessivo di € 340.500,00. I lavori, affidati alla ditta Passarella Restauri Srl di Padova, in associazione temporanea d’impresa con lo studio R.S. Ingegneria di Padova, prevedono diverse fasi:

  1. Studio preliminare: analisi dello stato conservativo dell’opera e dei suoi frammenti.
  2. Consolidamento dei frammenti: interventi necessari per la messa in sicurezza degli elementi in gesso.
  3. Scansione 3D e riassemblaggio virtuale: creazione di un modello digitale dell’opera per progettare la nuova struttura di sostegno.
  4. Realizzazione della nuova struttura di sostegno: utilizzo di tecniche e tecnologie all’avanguardia per sorreggere l’opera, nel rispetto dei materiali originali.
  5. Pulitura e consolidamento delle superfici: interventi per la conservazione e la valorizzazione dell’aspetto estetico dell’opera.
  6. Costruzione di un basamento tecnologicamente avanzato: supporto per l’opera in grado di isolarla e proteggerla dalle sollecitazioni ambientali.

“La complessità progettuale ed esecutiva dell’intervento è ricca di stimoli e per noi di particolare interesse”, afferma il restauratore Giordano Passarella di Passarella Restauri Srl. “La fragilità dell’opera, unitamente al suo valore artistico, storico e documentale, è per noi motivo di impegno e una sfida professionale unica nel suo genere”.

Un’operazione di grande valore culturale e sociale

Il restauro del Cavallo colossale di Antonio Canova rappresenta un’operazione di grande valore culturale e sociale, che permetterà di restituire alla pubblica fruizione un’opera straordinaria e a lungo “perduta”. Un’occasione unica per ammirare da vicino il genio di Canova e per riscoprire un tesoro del patrimonio artistico italiano.

“Con questo intervento Bassano del Grappa conferma l’impegno e la determinazione dell’Amministrazione comunale a preservare e valorizzare l’inestimabile patrimonio artistico che, quasi due secoli fa, Giovan Battista Sartori Canova ha deciso di consegnare alla nostra città”, afferma Giada Pontarollo, Assessore alla Cultura. “Un patrimonio che, assieme a quello Dalpontiano, fa di Bassano del Grappa un centro culturale di rilevanza nazionale e internazionale”.

Come seguire i lavori di restauro

Sarà possibile seguire le diverse fasi del restauro attraverso un video reportage realizzato da Venice in Peril Fund, che verrà diffuso sui canali di comunicazione digitale del Comune e dei Musei Civici di Bassano del Grappa, oltre che dei partner del progetto.

Inoltre, saranno organizzate dirette streaming sul sito www.museibassano.it, dove tutti gli interessati potranno assistere a due fasi salienti e particolarmente significative dei lavori.

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