The Centre for the Less Good Idea: arte, memoria e visioni

centre for the less good idea

Dal 28 giugno al 27 luglio 2025, la Fondazione Carla Fendi e i Mahler & LeWitt Studios presentano The Centre for the Less Good Idea, un progetto innovativo tra performance, memoria e immaginazione collettiva. Ingresso libero.

Inaugura il 28 giugno uno degli appuntamenti più originali e intensi della 68ª edizione del Festival dei Due Mondi: The Centre for the Less Good Idea arriva a Spoleto grazie alla collaborazione tra la Fondazione Carla Fendi, i Mahler & LeWitt Studios e il Festival stesso, portando con sé un mese di residenze artistiche, workshop, incontri e la mostra Unhappen Unhappen Unhappen – Pepper’s Ghost Dioramas.

Curato da Guy Robertson, co-direttore dei Mahler & LeWitt Studios, e prodotto dalla Fondazione Carla Fendi, il programma ruota attorno alla filosofia ideata dall’artista sudafricano William Kentridge, fondatore del Centre nel 2016 insieme a Bronwyn Lace a Johannesburg. La missione? Sostenere l’“idea meno buona”: quell’intuizione imprevista o marginale che, proprio perché imperfetta, si apre a possibilità narrative ed estetiche nuove, più libere, più vere.

La mostra: “Unhappen Unhappen Unhappen”
Fulcro del progetto è la mostra Unhappen Unhappen Unhappen, allestita all’Ex-Battistero della Manna d’Oro, in Piazza del Duomo, dal 28 giugno al 27 luglio. Qui saranno presentati quattro diorami animati – firmati da William Kentridge, Anathi Conjwa, Micca Manganye e Sabine Theunissen – realizzati con la tecnica illusionistica del Pepper’s Ghost, che fonde teatro, videoarte e installazione. Un linguaggio potente e poetico, capace di “mettere in scena” i fantasmi della memoria e i traumi della storia, dalla lotta contro l’apartheid ai racconti familiari più intimi.

Tra le opere in mostra:

Tata di Anathi Conjwa, un omaggio al padre e ai combattenti per la libertà in Sudafrica;

Mayakovsky di Kentridge, una riflessione visuale sul potere e la fragilità del linguaggio;

Hands di Micca Manganye, performance musicale in miniatura;

A Moment in the Wind di Sabine Theunissen, un universo scenografico animato da figure e ombre.

Completa il percorso il video Moments of Making di Noah Cohen, che svela i retroscena creativi e i momenti “impercettibili” da cui nasce la bellezza dell’idea meno buona.

Un premio e una visione: Kentridge insignito del Carla Fendi STEAM 2025
Il progetto culminerà con la consegna del Premio Carla Fendi STEAM 2025 a William Kentridge, in riconoscimento non solo del suo straordinario percorso artistico, ma anche del valore sociale e culturale del Centre for the Less Good Idea, capace di coinvolgere oltre 1400 artisti africani e internazionali in un processo collettivo, transdisciplinare e profondamente umano.

«È il fascino dell’affabulazione, della narrazione condivisa, che ci ha colpiti – afferma Maria Teresa Venturini Fendi, presidente della Fondazione –. Un’arte che nasce dalla collaborazione tra scrittori, artisti, danzatori, musicisti e porta con sé la forza della memoria, ma anche la leggerezza dell’invenzione».

Incontri, workshop, performance
Accanto alla mostra, il Centre animerà il festival con incontri e laboratori, tra cui:

  • una lecture di William Kentridge,
  • un’introduzione pratica alle tecniche del Pepper’s Ghost,
  • un workshop di composizione audiovisiva dal vivo utilizzando materiali d’archivio.

Una proposta unica che mette al centro l’arte come spazio di libertà, gioco, riparazione e partecipazione. L’ingresso è libero per tutti gli appuntamenti, rendendo l’esperienza accessibile a un pubblico ampio e intergenerazionale.

Orari della mostra (Ex-Battistero della Manna d’Oro):
28.06 – 13.07 | 11.00 – 19.00
18.07 – 20.07 e 25.07 – 27.07 | 11.00 – 19.00
(Orari soggetti a variazioni in base alla programmazione del Festival.)

Un progetto che, nel solco della missione della Fondazione Carla Fendi, fonde arte, scienza, memoria e futuro, tracciando un sentiero nuovo per guardare il mondo: quello che parte da un’“idea meno buona”, e quindi – forse – più autentica.

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