Cereali integrali: elisir di lunga vita

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Mangiare cereali integrali aiuta la longevità, meno rischi di morti premature

 

Fiocchi d’avena, crusche, farri e farine integrali nasconderebbero uno dei segreti della longevità: secondo un nuovo vasto studio scientifico americano, chi mangia regolarmente cereali integrali corre meno rischi di morte prematura.

Frumento, segale, riso, avena e orzo, che da migliaia di anni costituiscono la base dell’alimentazione umana. Oggi, è sempre più diffusa la consapevolezza che i cibi preparati con cereali integrali possono contribuire significativamente a migliorare il nostro stato di salute e il nostro benessere e che il chicco “completo”, offre vantaggi dal punto di vista nutrizionale. I cereali integrali tradizionali, come l’orzo e l’avena, stanno guadagnando la fiducia dei consumatori. Riconoscere un prodotto integrale potrebbe sembrare semplice, ma il fatto che abbia un colore più scuro o che dichiari un alto contenuto di fibre sulla confezione non è di per sé una garanzia.

In particolare, a venire abbassati sono i pericoli cardiovascolari che scendono addirittura del 15% tra i consumatori abituali di questo alimento: a rivelarlo è una indagine di Harvard, realizzata seguendo le abitudini alimentari di oltre 100.000 volontari per più di 14 anni.

Secondo il rapporto pubblicato sulla rivista “Jama of international Medicine”, di particolare beneficio per la salute è l’avena, il cui consumo regolare è stato associato ad una diminuzione dei rischi di morte in generale del 6%, e addirittura del 20% per i decessi associati a malattie cardiache.

 Per consumo “regolare” di grani integrali, gli scienziati intendono l’assunzione di alimento 33 grammi di questi alimenti al giorno.

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