Il Ciliegiolo d’Italia festeggia a Narni con la sua terza edizione

ciliegiolo

Per il terzo anno  consecutivo Narni ha ospitato “Ciliegiolo d’Italia”. La rassegna monotematica che anche quest’anno ha dato voce ai coltivatori di questo vitigno. La splendida cornice della cittadina medievale non ha fatto altro che arricchire la bella esperienza di quanti hanno voluto partecipare.

A circa un’ora da Roma, attraversando il verde paesaggio che apre le porte dell’Umbria si giunge all’auditorium di San Domenico, location suggestiva che ha ospitato i banchi d’assaggio per la due giorni di degustazione. L’appuntamento come sempre, oltre a dare piena soddisfazione a tutti gli appassionati, è stato anche un’importante momento di confronto e discussione. Attraverso i diversi seminari in programma è stato possibile addentrarsi in maniera più puntuale nel mondo di questo vitigno. Capire da dove viene la tradizione del Ciliegiolo, come si inserisce nel vissuto locale e come la sua cultura è radicata nel territorio.

Uno degli incontri più interessanti è stato tenuto da Gianni Fabrizio del Gambero Rosso. L’incontro era focalizzato sul Ciliegiolo di Umbria e Toscana. Porre il focus su queste due espressioni territoriali non è stata una scelta casuale. Anche se coltivato in altri territori è proprio li che il vitigno si esprime in maniera preponderante.

Quasi sconosciuto in molte regioni, il Ciliegiolo regala vini la cui caratteristica principale è un bel fruttato rosso come anche il nome suggerisce. Non difetta di alcol e presenza tannica, regalando quindi vini di grande bevibilità e piacevole morbidezza. In passato per motivi commerciali è stato anche utilizzato per produrre il Novello. Si presta anche ad espressioni un po’ più complesse e fino al medio invecchiamento, ma per apprezzarlo al meglio non bisogna chiedergli di più.

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