Al via COP22 in Marocco, Greenpeace: «Serve piano biennale per riduzione rapida delle emissioni»

settimana del pianeta terra terra giornata mondiale della terra obiettivo terra

Greenpeace esorta i governi riuniti per la COP22 di Marrakech ad accelerare le azioni in difesa del clima, per trasformare in azioni concrete i contenuti dell’Accordo di Parigi. Secondo l’United Nations Environment Programme (UNEP), però, il Pianeta si troverebbe a fronteggiare un aumento medio di temperatura doppio rispetto agli obiettivi stabiliti a Parigi, anche in caso tutti i Paesi dovessero confermare il proprio contributo in termini di riduzione delle emissioni.

«Questa differenza tra obiettivi e azioni è un problema che va risolto subito, con tagli delle emissioni più cospicui e veloci per ogni Paese, come evidenziato anche dall’UNEP», afferma Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia. «Occorre dunque che i governi si impegnino per presentare un piano biennale per una diminuzione delle emissioni più rapida e aumentare il supporto a quei paesi già oggi gravemente colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici».

Greenpeace, a tal proposito, ritiene anacronistiche alcune prese di posizione sul tema riportate nelle ultime ore da media italiani.

«Chi continua a rilanciare giornalisticamente temi negazionisti come l’influenza sul clima dell’attività del sole o casi di variazioni di temperature registrate dalla storia, non sa – o fa finta di non sapere – come procede l’attività scientifica e, in particolare, con quali procedure sono costruiti i rapporti del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell’ONU (IPCC) che, com’è noto, esprimono i giudizi su base probabilistica. Secondo l’IPCC, c’è infatti una probabilità compresa tra il 90 e il 100 per cento che a causare i cambiamenti climatici in atto siano le emissioni antropiche di gas serra», continua Onufrio. «In venticinque anni di lavori, la potenza di calcolo dei computer e la quantità di osservazioni, specie da satellite, sono aumentate in modo esponenziale confermando, purtroppo, la diagnosi sull’influenza umana di quanto sta accadendo al clima globale».

Post correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.