Narni. La Corsa all’Anello apre con un omaggio a Dante e Petrarca

corsa all'anello

Giovedì 3 Settembre 2020 alle ore 21,30 nella prestigiosa cornice di Piazza dei Priori a Narni, in occasione della 52esima edizione della Corsa all’Anello, il Centro Studi Ars Nova Italiana “Marcello Masini” di Certaldo e l’associazione La Terzina presentano una serata d’eccezione dal titolo Dante e Petrarca a Narni – La musica della poesia e la poesia della musica.

Il Prof. L. Rino Caputo, presidente del Centro Studi Ars Nova Italiana di Certaldo, già Ordinario di Letteratura Italiana della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università di Roma “Tor Vergata condurrà il pubblico in un viaggio alla scoperta dei poeti Dante Alighieri e Francesco Petrarca, con il supporto musicale filologico del M° Mario Alberti (flauti-voce), presidente de La Terzina.

Ad affiancare i due maestri  il liuto e la chitarra a dieci corde del maestro Franco Menichelli e la partecipazione dell’attrice Daniela Sistopaolo che reciterà versi scelti dei poeti.

Lo spettacolo vuole mostrare come la cultura riesca a rappresentare un punto di incontro privilegiato tra tradizioni regionali diverse e diversi linguaggi artistici, assumendo una connotazione di unicum comunicativo universale.

Nello spirito della Corsa all’Anello di Narni, una delle rievocazioni storiche più belle in Italia a testimonianza di una manifestazione che affonda le sue radici nel 1371, si esalta il valore della cultura e della memoria dedicata al Santo patrono San Giovenale, primo vescovo della città. Oltre 100 eventi si susseguiranno anche in questa edizione: dalle giornate medievali alla benedizione dei cavalieri, dall’offerta dei ceri agli spettacoli artistici culturali, dalle mostre al mercato medievale. La ricostruzione storica che si snoderà ancora una volta tra le vie e nelle piazze conferma la magia di una festa unica, nella quale ben si inserisce la vicenda poetica di due tra i più grandi artisti del Trecento, Dante e Petrarca, esaltati dalla musica di Giovanni da Palestrina eseguita per l’occasione dalla Terzina.

“Questa di Settembre è un’edizione straordinaria della Corsa all’Anello – dichiara Patrizia Nannini, responsabile Spettacoli, Eventi Culturali e Mostre della Corsa all’Anello di Narni –  un’edizione creata, o meglio plasmata, su quello che la contingenza ha imposto al mondo. Potevamo annullare, rinviare, o riadattare quel che avremmo fatto in un anno normale, abbiamo invece preferito cogliere quel po’ di buono che questa situazione poteva creava, cercando comunque il lato positivo, creando un evento ex-novo, dal nulla, in pochissimo tempo, per esaltare il passato nel presente, ma con lo sguardo al futuro per crescere ancor di più in qualità e cultura, il tutto negli stretti spiragli lasciati dalle giuste normative anti-covid. Spettacoli di alta qualità, come Dante e Petrarca a Narni –  La Musica della Poesia e la Poesia della Musica, che non a caso ne costituisce l’Overture – conclude Nannini –  si pongono come gemme a  completare il meraviglioso quadro, seppur ridotto in termini di giorni, di quella che è la Corsa all’Anello di Narni”.

“La ricerca delle radici musicali nella cultura italiana e europea, con un particolare accento sulla musica medievale, è una delle attività predilette del nostro gruppo di musici, attori, innamorati della contaminazione tra epoche e culture – dichiara il maestro Mario Alberti – per questa ragione ci siamo innestati in maniera quasi naturale nella lettura policentrica, eclettica e al tempo stesso sinottica tra epoche e stili che il professor Caputo da sempre propone attraverso la sua attività di ricerca e divulgazione, partendo da quelle fondamenta imprescindibili per la nostra cultura e per le nostre tradizioni più longeve che sono gli spunti di genialità, anch’essi eclettici, proposti dalle due corone di Dante e Petrarca. Su questo rifletteremo a modo nostro, suonando, cantando e ascoltando da un punto di vista privilegiato le parole del professor Caputo”.

“In tutta l’opera poetica di Petrarca – aggiunge il professor Rino Caputo –  si può sottolineare la ricchezza della lingua, la fluidità e l’armonia, l’abbondanza di rime, di assonanze, di allitterazioni. Il musicista appare in ogni verso: certe Canzoni sono così bene armonizzate nelle varie parti, che fanno pensare, più che a un componimento poetico, ad una sinfonia dalle linee belle e grandiose. Dal Poliziano al Metastasio, molti poeti tennero rivolti gli occhi al Petrarca, considerandolo come il vero, l’unico modello da imitare, come l’artista impareggiabile che aveva creato il più soave eloquio della poesia e aveva fatto del patrio volgare la lingua più melodiosa e musicale.
Naturalmente, in questo percorso non si potrà dimenticare il Sommo poeta fiorentino, Dante Alighieri, che è, di fatto, il padre della lingua italiana e, cronologicamente, l’iniziatore del nostro idioma e colui che ha portato a compimento il dolce Stilnovo, dal quale lo stesso Petrarca non può prescindere.

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