La spesa al tempo del Covid: come sono cambiate le nostre scelte

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Sembra proprio che il Covid abbia cambiato le nostre abitudini e può darsi che sia anche un bene ovvero, come diceva mia nonna: “Non tutti i mali vengono per nuocere”. Una ricerca messa in piedi da Nielsen, in collaborazione con The Conference Boardin rivela che nei mesi di aprile, maggio e Giugno il 66% dei consumatori europei abbiano ridotto la spesa e quest’ultima abbia visto l’aumento considerevole di alcuni beni di prima necessità.

Vediamo nel dettaglio. A luglio, nel Regno Unito, champagne (+15%) vino frizzante (+19%) e fermo (+22%) hanno segnato un’accelerazione, insieme a premium whiskey, gin e rum in Russia o champagne in Germania. In Italia, nello stesso mese, categorie quali coloranti per capelli (+18%) e torte (+19%) si sono dimostrate particolarmente dinamiche. Le donne italiane, avendo più tempo da passare in casa, decidono di lavorare in smart working e magari passarsi la tinta per i capelli, risparmiando tempo prezioso visto che le sedute dal parrucchiere, al di la dei costi, si aggirano intorno alle 2/3 ore per una tinta.

Questa passione per il “fai da te” casalingo sembra persistere nonostante l’allentamento delle misure restrittive e la riapertura dei negozi in molti mercati europei. In Italia le vendite di farina hanno mostrato un incremento del 55% a giugno e del 24% a luglio, mentre in Francia la farina ha segnato un aumento del 39% e l’olio del 12%. Nel Regno Unito, le vendite di miscele per la cottura in forno tra maggio e luglio sono cresciute del 53% rispetto all’anno precedente, quelle di zucchero e olio del 36%, e quelle di drink alcolici pre-miscelati del 35%.

Insomma “a mali estremi estremi rimedi” il 2020 sarà ricordato sì come l’anno del covid ma anche come l’anno del “fai da te”.

Donatella Binaglia

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