Dal libro di Marco Presta uno spettacolo per il Todi Festival

Il protagonista – cinico e vecchiaccio – del romanzo “Un calcio in bocca fa miracoli” di Marco Presta, prende vita nell’omonimo spettacolo che debutterà al Todi Festival sabato 22 Agosto alle ore 21,00 (Sala delle Pietre).

Ad interpretarne il ruolo è Giancarlo Cosentino, storico amico di Presta, con cui ha condiviso il percorso di formazione presso l’“Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico”. Le loro strade si sono poi divise: Marco Presta è diventato il conduttore della trasmissione cult “Il Ruggito del coniglio”, mentre Cosentino ha proseguito la carriera da attore.
Insieme hanno lavorato alla trasposizione teatrale del romanzo per la regia di Massimo Maraviglia con Federica Aiello e Mario Migliaccio.
Quando mi ha detto che aveva avuto l’idea di una trasposizione teatrale del mio primo romanzo “Un calcio in bocca fa miracoli” – afferma Marco Presta-  sono stato felice, sia perché mi piace l’idea che sia lui il “vecchiaccio” di cui parlo nel libro, sia perché si tratta di un’opera (perdonate il termine) pensata, più o meno inconsciamente, per il palcoscenico. Il protagonista parla in prima persona, si tratta di una sorta di monologo in cui l’anziano personaggio principale si rivolge direttamente al pubblico, raccontando la propria esistenza e il curioso, spigoloso punto di vista che ha maturato sul mondo. È un uomo che ha distrutto tutto ciò che amava, è stato un pessimo padre e marito, un mediocre falegname, un amico inaffidabile e scorretto.

Tuttavia la vita attraverso la figura dell’inseparabile Armando, il ritratto del brav’uomo, offre al burbero vecchio la possibilità di riscattarsi in extremis, facendo innamorare due giovani: Giacomo e Chiara, lui uno sfaccendato e disoccupato, lei commessa di una profumeria.

Cosentino commenta così il suo ruolo e l’inedita produzione Aver letto e amato il romanzo  di Marco Presta, e ora ritrovarmi nei panni del protagonista, quel cinico,  misantropo, egoista ma amabilmente ironico e schietto Vecchiaccio, ha davvero il sapore di un piccolo miracolo. Così come ritrovarci con Marco per un progetto comune dopo aver condiviso gli anni della formazione teatrale, in cui conoscemmo anche un giovane allievo regista, Massimo Maraviglia, ora anche lui coinvolto nella festa del teatro che si celebra qui a Todi, avendo curato l’adattamento e la regia di “Un calcio in bocca fa miracoli”. Sarà un piacere – aggiunge – per me e i miei compagni di scena “sentire” il pubblico del Festival, percepire i momenti in cui si diverte, o si commuove, come è accaduto ad ogni lettore del romanzo, e magari cogliere insieme alcuni aspetti che rendono il Vecchiaccio a noi familiare, riconoscendo situazioni vissute personalmente o di cui siamo stati testimoni.
Presta annuncia che l’ardua sfida lanciata da Maraviglia e Cosentino è quella di trasformare l’affabulare solitario del vecchiaccio in azione scenica, facendo diventare una rappresentazione dinamica un amaro, divertente soliloquio.
Una sfida vinta in pieno, promette l’autore e conduttore radiofonico.

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