Dell’Odissea le Donne: uno spettacolo sulle mille sfumature femminili

dell'odissea le donne

Il Laboratorio del Paesaggio, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Avigliano Umbro e con volontarie esperte, ha proposto per la giornata Mondiale contro la violenza sulle donne 25 novembre 2022, lo spettacolo Dell’odissea le Donne, scritto e diretto da Oliviero Piacenti, recuperato dall’Archivio storico ArtMuseO espressioni creative Oliviero Piacenti.

La serata è stata aperta da un monologo, scritto da Paola Contili Direttore Artistico di ArtMuseO e dell’Ass Cult Il Laboratorio del Paesaggio e interpretato dall’attrice Martina Giannini, che ha dato voce a tutte le donne nella giornata contro la violenza su di loro.
Lo spettacolo Dell’Odissea le Donne, fu la più grande ode di Oliviero Piacenti alle donne di tutti i tempi, un omaggio alla bellezza, alla forza, alle molteplici sfaccettature di queste creature da lui tanto amate e rispettate.
In occasione dell’ Umbria Water Festival 2013 scrisse uno spettacolo che riguardava l’acqua e lo fece attraverso il viaggio per mare di Ulisse, dedicando la sua attenzione alle donne dell’Odissea. La particolarità fu che questa Odissea da lui cantata, aveva riferimenti ai nostri luoghi, si trovano tra i versi riferimenti a diverse località’ l’ “Acerone”, la Mascia, il nostro “mare verde” , il “Fosso Grande” il borgo di Sismano che diviene per lui novella Itaca.
Due Monologhi il primo di Penelope e il secondo di Ulisse, mentre Oliviero stesso, canta i suoi versi alle donne dell’Odissea: Penelope, Circe, Athena, Nausicaa, Calipso e le Sirene.
«Sono quell’uomo che sa che il giardino incantato esiste davvero da un’altra parte: quella parte che prende corpo solo alla luce della luna quando la verità non è mai del tutto verità e la menzogna non è mai del tutto menzogna, quando la realtà diventa un po’ fantastica e la fantasia diventa un po’ reale. Quell’uomo che torna a vedere e sfogliare i meravigliosi fiori della sua immaginazione e della sua fantasia, ma la realtà così come se la trova davanti non era certamente meno meravigliosa e bizzarra. Quell’uomo che e’ un sognatore e poeta nonché giardiniere e cesellatore: ma il sogno e’ anche questo…. affascinante e misterioso, caldo, passionale, sfuggente, profondo, mistico, bugiardo ed ingannevole…
Se i compagni di Ulisse avessero ascoltato il canto delle Sirene che cosa avrebbero udito? Omero tace e con lui la storia del pensiero occidentale. Indifferenza o paura, chi può dirlo? Forse semplicemente negligenza per un apparente dettaglio, che a guardar bene ha impedito al mondo di conoscere chissà quali messaggi, chissà quali visioni.
Così, attratte ancora da quel mistero, alcune donne si interrogano, si cercano, tentano di intonare ancora quel canto, nella speranza di essere almeno oggi ascoltate.”
(Oliviero Piacenti)

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