Deruta protagonista a Torino per la Giornata del Made in Italy

deruta museum museo della ceramica made in italy

Alla Giornata Nazionale del Made in Italy, Deruta ha portato la voce dell’Umbria nel dibattito sull’innovazione della ceramica storica, tra tradizione e futuro.

Martedì 15 aprile, nel prestigioso scenario del Museo Egizio di Torino, si è tenuto il convegno “Quale innovazione per la ceramica storica?”, un evento centrale all’interno della Giornata Nazionale del Made in Italy. Tra i protagonisti, anche Deruta, storica capitale dell’arte ceramica, che ha rappresentato l’Umbria e le sue eccellenze in un confronto di respiro nazionale e internazionale.

A rappresentare le sei città umbre della ceramica – Deruta, Città di Castello, Gubbio, Gualdo Tadino, Orvieto e Umbertide – è stato il Sindaco Michele Toniaccini, presidente della relativa associazione regionale. Toniaccini ha preso parte al dibattito portando l’esperienza di una comunità che ha fatto della ceramica non solo una tradizione artistica, ma anche un volano economico, culturale e turistico.

L’incontro ha analizzato il valore economico del settore ceramico italiano e ha posto l’attenzione su prospettive di sviluppo legate all’innovazione tecnologica, all’allestimento dei luoghi produttivi e museali, e alla valorizzazione digitale dei manufatti. Significative anche le testimonianze di città come Faenza, Castellamonte e Albissola Marina, insieme alle esperienze delle “Case del Made in Italy” di Genova e Torino.

“Questi momenti di confronto – ha sottolineato Toniaccini – sono fondamentali per delineare strategie condivise, fare rete tra i territori e garantire un futuro sostenibile a un comparto che coinvolge oltre sessanta città italiane.”

Deruta, che già guida la Strada della Ceramica in Umbria ed è presente negli organismi nazionali ed europei di settore, continua così a porsi come punto di riferimento nel panorama ceramico italiano. Il Sindaco ha inoltre annunciato che dall’incontro sono emersi spunti importanti per rafforzare progettualità locali, in particolare per il recupero e la valorizzazione dell’ex fabbrica grande, che potrebbe diventare un centro di innovazione e memoria della tradizione ceramica.

L’Umbria, con la sua rete di città della ceramica, si conferma così un laboratorio di eccellenza, capace di coniugare saperi antichi e nuove tecnologie, mantenendo viva una tradizione che parla al futuro.

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