Un tappeto istoriato in maiolica, composto da oltre trecento mattonelle cinquecentesche: così si presenta l’antico pavimento della Chiesa di San Francesco, datato 1524, pronto a svelarsi in una nuova veste espositiva al Museo Regionale della Ceramica di Deruta, sabato 17 maggio alle ore 11. Dopo secoli di oblio e frammentazioni, l’opera – definita già nel 1902 da Milziade Magnini “la più fine che sia uscita dalle fabbriche derutesi” – viene restituita nella sua completezza visiva, grazie a un meticoloso lavoro di ricerca e allestimento curato da Francesco Federico Mancini, direttore del polo museale urbano, insieme al conservatore Giulio Busti e alla coordinatrice Iolanda Cunto.
“Si tratta di un’opera unica nella produzione ceramica rinascimentale – spiega Mancini – sia per la sua struttura morfologica, che richiama i pavimenti orientali, sia per la varietà iconografica: volti di profeti, sibille, imperatori e muse, immersi in paesaggi rinascimentali, con richiami evidenti a Perugino, Pinturicchio e Raffaello”. Il pavimento copre circa 12 metri quadrati ed è composto da mattonelle a stella e a croce, circondate da una cornice decorata con iscrizioni oggi in parte lacunose.
Il nuovo allestimento consente per la prima volta una visione d’insieme dell’opera, ad eccezione di pochi frammenti oggi conservati in importanti musei internazionali: una stella al Victoria & Albert Museum di Londra, un frammento al British Museum, e due croci presso il Museo della Fabbrica Grazia di Deruta.
Al centro del lavoro di attribuzione è emersa la figura di Nicola Francioli detto “Co”, vasaro derutese della prima metà del Cinquecento, il cui stile – evidenziato anche in opere oggi custodite a Ecouen e in collezioni private – si ritrova nei dettagli pittorici del pavimento. Una scoperta resa possibile dalle ricerche archivistiche di Lidia Mazzerioli e Clara Menganna, e dalle analisi comparate di Busti e Franco Cocchi.
Il progetto di valorizzazione è stato sostenuto dal Comitato nazionale per il quinto centenario della morte del Perugino e rientra in un più ampio piano di rilancio del Museo Regionale della Ceramica. “Questa operazione – commenta il sindaco Michele Toniaccini – è uno dei risultati più alti mai raggiunti per la promozione dell’arte ceramica derutese. E l’aumento dei visitatori nei primi mesi del 2025 ne è una prova tangibile”.
Per celebrare l’evento, l’ingresso al museo sarà gratuito per tutta la giornata del 17 maggio. Un’occasione imperdibile per cittadini e turisti di ammirare da vicino un capolavoro che racchiude la maestria tecnica, la ricchezza iconografica e la memoria storica di una delle più importanti tradizioni artistiche umbre.