Al Giffoni Film Festival si parla di digital detox

digital detox

Tre giorni in barca a vela, nella bellezza dell’Argentario, senza cellulare. Obiettivo digital detox, ovvero: disintossicarsi dall’utilizzo compulsivo dei social network. Un viaggio filmato in un documentario presentato in prima assoluta alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival.

Una sorta di reality, insomma, frutto di Digital Detox, il premio pensato da Fondazione Arezzo Wave Italia, presieduta da Mauro Valenti, e realizzato con il contributo di Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze con la collaborazione di Corecom. Un concorso per giovani studenti dai 16 anni in su per promuovere l’utilizzo consapevole della rete.

Il documentario – per la regia della 17enne Elia Mansueto e il montaggio dalle giovani studentesse Ilaria Liserre, Sofia Martina e Greta Mattioli – racconta i tre giorni in barca senza telefono che le cinque influencer toscane di 17 anni, vincitrici del concorso, si sono aggiudicate. Così Valentina Cenni, Iris Mattesini, Virginia Pratesi, Marzia Rossi e Maya Valenti si sono messe in gioco, rinunciando all’apparecchio che, numeri alla mano, viene controllato circa “235 volte al giorno, una media di 15 volte all’ora. Una sorta di bulimia”, spiega Valenti.

Soddisfatte le influencer. “È un modo nuovo per conoscere persone nuove”, racconta Maya. Ma, soprattutto, spiega che “dopo quest’esperienza si capisce che ci possono essere altre priorità rispetto ai social e a Instagram”. Tanto che il loro modo di usare il cellulare è cambiato: “Il telefono è utile dopo – racconta Marzia – mi sono ritrovata a usarlo non come prima. Perché ti rendi conto di stare su Instagram che è pieno di info non utili, che neppure ci interessano e che leggiamo solo per noia. Dopo quest’esperienza ti rendi conto quanto tempo stai sprecando. Così inizi a vivere di più!”.

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