Monte Castello di Vibio. Grande successo per l’evento della Pro Loco di Anzio

teatro della concordia

di Simone Mazzi

 

Nel 2019 ricorreranno i 25 anni dal recupero dei diciotto teatri storici dell’Umbria, che prima fra tutte, intese riconsegnare all’antico splendore dei Comuni, un bene imprescindibile: quello della cultura. Il Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio, noto come “il più piccolo del mondo”, Sabato 27 ottobre scorso ha vissuto un’anteprima con “Note… dell’Amore”, l’evento organizzato dalla Pro Loco città di Anzio. La manifestazione, giunta alla nona edizione, per la prima volta è uscita dal suo territorio ed ha riscosso subito un enorme successo.

“L’occasione – ricorda il Presidente Augusto Mammola (ideatore di programmi di successo come “Giochi Senza Frontiere”) – è stata la visita a teatro con un gruppo di amici che avevano già vissuto l’esperienza. Accolti da un gentile signore, che con passione e professionalità ci ha raccontato aneddoti e vicende storiche, sono subito stato colpito dal senso civico di questo paese, evidente nel gruppo di volontari che dalla riapertura del loro gioiello, gestiscono in convenzione con il Comune il Teatro. Ho pensato al modo migliore per rendergli omaggio, dato che anche noi come Pro Loco svolgiamo attività di volontariato, ne conosciamo bene la fatica, il valore e la necessità. Così ho pensato di portare qui il nostro spettacolo con l’aiuto di alcuni amici cantando l’Amore in musica, attraverso le più belle arie d’opera e le più famose canzoni degli anni ’50-’60 che hanno fatto conoscere l’Italia nel mondo!”.

Prima del concerto sul palcoscenico sono saliti: il Sindaco del Comune di Monte Castello di Vibio Daniela Brugnossi, Edoardo Brenci, Presidente della Società del Teatro della Concordia, Marco Rengo, Presidente Pro Loco Monte Castello di Vibio e gradita presenza quella di Claudio Ranchicchio, Assessore alla Cultura del Comune di Todi.

Il presidente Brenci ha sottolineato la capacità di attrarre che ha il Teatro della Concordia e ospitare così il bel canto nella perfezione della cassa armonica data dall’architettura lignea dei palchi e del plafone a camorcanna.

Poi la parola è passata alla musica e al bel canto. Nella prima parte, tutta dedicata all’Opera Lirica si sono alternati il Tenore drammatico Massimiliano Drappello e la Soprano Raffaella Perella accompagnati dal Maestro Roberto Berti (che al suo attivo vanta numerose collaborazioni artistiche con i più importanti Cori italiani). Tutti professionisti come il gruppo de “I Mescaleros” (gruppo nato negli anni ’60 che ha accompagnato in varie tornee artisti italiani e internazionali) che hanno fatto rivivere musiche indimenticabili, rese ancor più belle dalla partecipazione del tenore e del soprano, che non si sono risparmiati.

A presentare lo spettacolo è stata la scrittrice e giornalista Olivia Gobetti che ha condotto programmi TV come “Sereno Variabile” e “Sabato 4”, che si è mossa con disinvoltura gestendo con simpatia e professionalità anche gli imprevisti che fanno parte del “bello della diretta”.

Davvero commoventi i duetti tratti da: “Bohème”, “Norma”, “La Vedova Allegra”: Massimiliano Drappello ha messo in mostra le sue indubbie doti vocali, che lo hanno portato ad esibirsi in varie parti del mondo, mentre Raffaella Pedella, laureata presso il Conservatorio di Musica di Perugia, ha colpito per le sue doti interpretative, che accompagnate da quelle vocali, la rendono una delle più belle realtà della nostra bella Italia. I due lirici hanno sorpreso soprattutto nella seconda parte, quando chiamati ad esibirsi in brani di musica leggera, non hanno tentato a renderli lirici, ma li hanno reinterpretati con le loro straordinarie voci. Un’esperienza da ripetere, magari chissà il prossimo anno, nel pieno dei festeggiamenti per i 25 anni di attività del Teatro della Concordia, piccolo sì, ma ricco di attività che va dal Cartellone della Stagione Teatrale all’organizzazione di eventi come Meeting e Matrimoni civili.

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