Nel cuore della Valnerina, migliaia di pellegrini attesi per la Festa di Santa Rita 2025, per una settimana di spiritualità e impegno. Attesa per una possibile visita di Papa Leone XIV, il primo Pontefice agostiniano.
La Festa di Santa Rita, in programma il prossimo 22 maggio, torna a trasformare Cascia in un crocevia di fede, spiritualità e impegno sociale. Migliaia di fedeli, provenienti da ogni parte del mondo, sono attesi per rendere omaggio a una delle figure più amate della devozione popolare: Santa Rita da Cascia, la “Santa degli impossibili”, esempio di perdono, pace e speranza.
Un’edizione, quella del 2025, particolarmente intensa e carica di emozione, grazie a un legame speciale che lega la città al nuovo Pontefice: Papa Leone XIV, eletto nel 2024, è stato infatti per molti anni vicino al Monastero agostiniano di Cascia, prima come Priore Generale, poi come Vescovo e infine come Cardinale. Proprio lui presiedette il Pontificale della Festa lo scorso anno.
«Solo un anno fa era con noi – ha ricordato Suor Maria Grazia Cossu, madre badessa del Monastero – e oggi è il nuovo Papa. È una gioia immensa. Possiamo davvero dire che abbiamo un Papa in famiglia». Un desiderio condiviso da tutta la comunità è quello di poter accogliere il Pontefice proprio il 24 maggio, in occasione del 125° anniversario della canonizzazione di Santa Rita. «Sarebbe un evento straordinario per Cascia e per l’intera famiglia agostiniana», ha dichiarato il rettore del Santuario, Padre Giustino Casciano.
Le “Donne di Rita” 2025: quattro testimoni di speranza concreta
Un momento centrale della settimana sarà la cerimonia di consegna del Riconoscimento Internazionale “Santa Rita”, in programma il 20 maggio. Dal 1988, questo premio valorizza donne che, nella vita quotidiana, incarnano gli ideali di Santa Rita attraverso gesti di pace, accoglienza e perdono. Quest’anno saranno premiate:
Marina Mari, ex “Apetta” cresciuta all’Alveare del Monastero, oggi simbolo di resilienza dopo un grave incidente che non le ha impedito di diventare voce e sostegno per i più fragili.
Suor Rita Giaretta, missionaria della misericordia che a Roma, a Casa Magnificat, accoglie e accompagna le vittime della tratta verso una nuova vita.
Yuliia Kurochka, rifugiata ucraina e volontaria della Comunità di Sant’Egidio, che ha scelto la via della pace e della solidarietà nel pieno del dramma della guerra.
Vittoria Scazzarriello, medico e testimone di amore e fede nella sofferenza, che ha trasformato la prova della malattia del marito in una vocazione alla cura e al dono.
A condurre la cerimonia sarà il giornalista e meteorologo Colonnello Francesco Laurenzi.
Pontificale, Supplica e Benedizione delle Rose
Il culmine della festa sarà il Solenne Pontificale del 22 maggio, alle ore 11.00, presso la Sala della Pace, presieduto dal Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale per la Diocesi di Roma. A seguire, la Supplica a Santa Rita e la tradizionale Benedizione delle Rose, simbolo del miracolo che ogni anno accompagna la fede di milioni di devoti.
La carità che guarda al futuro: “Dopo di Noi”
Tra i progetti sostenuti dalla Fondazione Santa Rita da Cascia, assume un valore particolarmente forte la campagna “Dopo di Noi”, dedicata alla realizzazione di una casa per giovani adulti con autismo. Un’iniziativa concreta che testimonia come il culto di Santa Rita non sia solo devozione, ma anche solidarietà attiva e visione inclusiva del futuro.