Che aria tira? Parte da Foligno il progetto di Legambiente VolontarixNatura

no smog volontarixnatura

di Katia Cola

 

Che aria tira?: è questo il quesito del progetto nazionale di citizen science VolontarixNatura di Legambiente.

Il progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro, ha come principale obbiettivo quello di costruire una rete di monitoraggio scientifico partecipato della qualità dell’aria, perseguendo la filosofia della trasparenza e della partecipazione. Tredici le regioni coinvolte nell’azione più diffusa del monitoraggio dell’aria tra le quali, segna doppia presenza, l’Umbria rispettivamente con la città di Terni e Foligno.

Quattro i diversi luoghi ed orari dei monitoraggi che lo scorso giovedì 28 Febbraio hanno interessato la città centro del mondo. Dalle 8 alle 14 da Porta Firenze al San Magno, da viale Marconi a Porta San Felicianetto, per capire che aria tira in alcuni dei punti più critici e sensibili del folignate.

Un rilevamento total pink realizzato da Elisa Scocchera, responsabile scientifica dei monitoraggi, e Martina Palmisano, referente progetto VolontarixNatura Legambiente Umbria (in fondo all’articolo la video intervista completa).

«Tutti i cittadini sono invitati a monitorare attraverso delle schede scaricabili gratuitamente dal sito www.volontarixnatura.it alcune caratteristiche delle città che possiamo definire vere e proprie criticità ambientali» ha dichiarato la referente Martina Palmisano. Un monitoraggio per scovare i principali inquinanti dell’aria misurando la concentrazione di polveri sottili pm10, pm2.5 e pm1.

«Queste polveri sottili sono direttamente collegate ed interdipendenti  con la problematica del traffico urbano, non a caso i monitoraggi nelle diverse città italiane vengono eseguiti nei punti più congestionati dalle auto, o nei luoghi più sensibili per vedere come le dinamiche del traffico influenzino ed influiscano sulla concentrazione delle polveri sottili».

Il sensore utilizzato è un prototipo del CNR che aspira l’aria tramite una ventola al cui interno il sistema di monitoraggio è un laser scartering. «Il laser colpisce tutte le particelle che a loro volta inviano un segnale di risposta. Il numero di questi segnali di risposta corrisponde a quello delle particelle. Le caratteristiche di questo segnale  corrispondono alle dimensioni delle particelle. Mediante questo processo la macchina riesce a dividere ciò che entra nel sensore: pm10, pm2 e pm1» ha spiegato la dottoressa Elisa Scocchera.

Un iter della durata di un’ora. «I dati raccolti  successivamente verranno processati mediante un’analisi su excell con dei grafici e sottoposti ad un confronto con valori nazionali» ha aggiunto la responsabile scientifica.

Non solo aria ma anche arte, come accessibilità ai patrimoni culturali ed artistici di cui l’Umbria è generosa custode, biodiversità, legalità con particolare attenzione gli illeciti ambientali ed i maltrattamenti degli animali monitorati attraverso l’app Gaia Observer, e l’acqua. «Invitiamo tutti i cittadini che vogliono diventare Volontari X Natura a scriverci all’email umbria@volontarixnatura.it e a collegarsi al sito www.volontarixnatura.it sezione Eventi per restare collegati con i nostri appuntamenti» ha concluso con questo duplice invito Martina Palmisano.

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