Conferenza di Ernesto Galli della Loggia venerdì mattina 14 marzo a Todi, presso la Sala del Consiglio della città di Jacopone. L’incontro è stato programmato in occasione della Giornata della Memoria 2025, organizzato dal Comune e dal Rotary Club di Todi. Hanno gremito l’ampia struttura comunale una rappresentanza degli studenti delle due scuole superiori tuderti, il Liceo Jacopone e il Tecnico Agrario e Professionale Ciuffelli – Einaudi, insieme a un bel gruppo di cittadini, ai rappresentanti del Comune tuderte, il sindaco Antonino Ruggiano, gli assessori Alessia Marta e Claudio Ranchicchio, al presidente del club rotariano Sergio Guarente e al consigliere Giovanni Pace che ha introdotto l’illustre ospite.
Galli della Loggia, tuderte acquisito per aver fissato una sua abitazione nel comune umbro, era accompagnato dalla moglie Lucetta Scaraffia che ha partecipato in prima fila. Dopo aver ringraziato per il saluto caloroso del sindaco Ruggiano e l’introduzione di Pace, lo storico e giornalista, docente universitario e editorialista del ‘Corriere della Sera’ noto per le sue posizioni spesso discusse e capaci di suscitare accesi dibattiti, ha esposto il suo pensiero tracciando i punti chiave della storia del popolo d’Israele, dalle vicissitudini che lo hanno segnato nel corso della storia fino all’attuale conflitto israelo – palestinese.
Nel suo denso intervento il professore, andando oltre le interpretazioni più immediate, ha fornito una lettura complessa e articolata dell’antisemitismo, vedendolo come un fenomeno legato a dinamiche culturali e psicologiche profonde oltre che a fattori politici, evidenziandone la valenza simbolica nella cultura europea, acquisita passando per il cristianesimo e la Shoah. Galli della Loggia ha evidenziato in proposito il senso di disagio che l’enfasi sulla memoria della Shoah paradossalmente esprimerebbe e il pericolo di un uso politico dell’ebraismo da parte dei non ebrei, all’interno del quale proprio l’ostentazione della solidarietà verso gli ebrei creerebbe una percezione sostanzialmente dannosa di sospetto e diffidenza.
Il dibattito finale con gli interventi e le domande dei partecipanti ha concluso l’iniziativa, che è stata occasione di riflessione critica e confronto su temi come l’antisemitismo, la memoria della Shoah e l’identità europea, e insieme invito ad approfondire la storia, a confrontare le personali convinzioni sviluppando costantemente il pensiero critico. Ogni contributo è inoltre importante al fine di far luce sulle dinamiche che permettono l’avanzare di fenomeni quali l’antisemitismo e magari poterne prevenire le forme contemporanee, anche grazie a una migliore comprensione di un fenomeno che spesso si manifesta in forme nuove e subdole.
Maria Vittoria Grotteschi