Giornata mondiale dell’ ambiente: la nostra casa è in pericolo ORA

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Oggi è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, ricorrenza che, nonostante i messaggi che il nostro pianeta ci invia giornalmente, sembra non interessarci. Sversamenti di greggio nel Mare del Nord, accumulo di rifiuti tossici nel Lazio, maltrattamenti degli animali negli allevamenti intensivi sono solo gli accadimenti apparsi sugli organi di informazione nelle ultime ore.

Ripensare il nostro modo di produrre, nutrirci, consumare, smaltire deve essere l’imperativo per ognuno di noi, nel proprio quotidiano.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza. Le nostre azioni, il nostro modello di produzione e di consumo hanno comportato una riduzione della capacità che gli ecosistemi hanno da sempre di adattarsi ai cambiamenti, pur continuando a svolgere funzioni indispensabili, quali – ad esempio – la protezione del suolo, il controllo del clima e degli agenti patogeni.

La giornata di oggi è dedicata alla biodiversità, ossia alla ricchezza dell’ambiente di vita che ci circonda. Proteggere e ripristinare la biodiversità vuol dire valorizzare la vita e l’equilibrio nelle sue diverse forme, nelle connessioni, nelle variabili di specie ed ecosistemi. La ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza. Compromettere tutto ciò significa aumentare le probabilità che i cambiamenti ambientali ci giungano come calamità.

Perdere questa ricchezza biologica e ambientale ha, poi, un altro effetto nefasto come quello di impoverire le basi su cui si poggia una parte importante della conoscenza scientifica che abbiamo del mondo. Tuttavia, oggi, per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è proprio della ricerca, della cultura scientifica ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile”.

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