La Goletta dei laghi di Legambiente è arrivata in Umbria

goletta dei laghi

Giunge in Umbria la Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente sul monitoraggio dello stato di salute dei bacini lacustri italiani, realizzata in collaborazione con CONOU (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati) e Novamont.

Dopo aver concluso il tour sui laghi del nord Italia, l’equipaggio è al lavoro sul Trasimeno su punti considerati sensibili per l’elevata attività antropica e per l’affluenza di scarichi civili. I tecnici dell’associazione stanno analizzando i campioni d’acqua prelevati, ricercando inquinamento batteriologico di origine fecale, secondo quanto previsto dalla normativa, per poi confrontare i risultati con i dati registrati negli anni precedenti. Anche quest’anno è a disposizione dei cittadini il servizio di segnalazione di SOS Goletta*, attraverso il quale far pervenire le proprie segnalazioni relative a scarichi abusivi o non depurati (www.legambiente.it).

Una squadra della Goletta dei Laghi sta campionando le acque del Trasimeno alla ricerca di microplastiche. L’indagine sul microlitter, intrapresa per la prima volta in Italia sui laghi l’anno scorso, in collaborazione con ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), è condotta attraverso l’utilizzo di uno speciale strumento per la raccolta di campioni, una manta con una rete a maglia ultrafine che trattiene le micro-particelle, poi analizzate in laboratorio.

“La Goletta dei Laghi è uno strumento fondamentale per la nostra Associazione – dichiara Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria – che ci ha permesso, negli anni, di avere preziose informazioni sullo stato di salute dei nostri laghi e, in generale, sulle criticità che insistono sul complesso sistema ad esso collegato”

La novità della campagna per il 2017 è la mobilitazione dei volontari in azioni di citizen science, quali la raccolta dati sui rifiuti accumulati sulle spiagge lacustri. Azioni che permetteranno di allargare ulteriormente la prospettiva di osservazione delle problematiche legate non soltanto alle acque dei laghi, ma anche delle sponde.

 

 

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