All’apparenza il George Airport, che serve la città omonima di 150.000 abitanti sulla costa meridionale del Sudafrica, non ha nulla di diverso dagli altri scali. Di fatto, invece, è il primo aeroporto funzionante ad energia solare del continente.
“Sono orgogliosa, siamo uno dei primi aeroporti ad avere questa cosa – ha dichiarato la direttrice dell’aeroporto Brenda Voster – abbiamo registrato una diminuzione dei nostri consumi elettrici, un vantaggio per i nostri bilanci. Per noi sono terminati i giorni delle interruzioni di energia elettrica ricorrenti, non abbiamo più questo problema. Anche se abbiamo dei generatori elettrici, la nostra prima fonte di elettricità sono i pannelli solari”.
La torre di controllo, le scale mobili, i desk dei check-in, i nastri dei bagagli, ristoranti e bancomat: ogni servizio è dipendente da una piccola centrale a energia solare a poche centinaia di metri dallo scalo, accanto a una pista di atterraggio. I 2.000 pannelli solari producono fino a 750 kilowatt al giorno, superando di gran lunga i 400 kilowatt necessari per far funzionare l’aeroporto.
“Siamo inoltre in grado di trasferire una parte dell’energia che rimane al comune, quindi un vantaggio per la città”, ha aggiunto la direttrice, ricordando che a settembre a 274 abitazioni è stata fornita energia “verde” rimasta inutilizzata dall’aeroporto.
A breve, inoltre, partirà la fase due, grazie alla quale l’energia prodotta e non utilizzata in giornata verrà raccolta in batterie di riserva.
Il George airport, costruito per l’ex presidente Pieter Botha (1984-1989) che possedeva una casa nella regione, è molto frequentato da turisti e golfisti. E’ il primo in Africa e il secondo al mondo, dopo lo scalo di Cochin in India, a funzionare esclusivamente a energia solare.