L’inizio del buio: a Corciano lo spettacolo ispirato al romanzo di Veltroni

l'inizio del buio

E’ andato in scena giovedì 19 gennaio al teatro Filamornica di Corciano, “L’Inizio del Buio”, lo spettacolo ispirato all’omonimo romanzo di Walter Veltroni, adattamento teatrale di Sara Valerio, per la regia Peppino Mazzotta, con Sara Valerio e Giancarlo Fares. Produzione La Pirandelliana in co-produzione con SA.V.AI. Spettacoli.

Prendo il libretto di sala e leggo…”L’incontro di due storie fortemente radicate nella memoria degli italiani che, caso ha voluto, si siano svolte negli stessi giorni: la vicenda di Alfredino Rampi e quella di Roberto Peci. La mano di Veltroni guida un racconto emozionante e coinvolgente a due voci, che chiede di riflettere sull’ingresso prepotente nelle nostre vite della televisione. Lo spettacolo ripercorre i momenti delle due storie con la volontà di risvegliare la memoria emotiva collettiva e trarre insegnamenti dall’esperienza comune: un’occasione per emozionarsi e riflettere condividendo, essenza primaria del fare teatro.

Il 10 giugno 1981 Roberto trova pistole puntate, cade in un bagagliaio e non lo vede nessuno. Alfredo trova un buco nel terreno, cade e nessuno lo vede. Una diretta televisiva di tre giorni che racconta i tentativi di salvataggio del piccolo Alfredo e il circo mediatico che l’evento genera. Cinquantaquattro giorni di prigionia documentati da fotografie e filmati. Due innocenti sotto l’occhio della telecamera. Due pubbliche solitudini date in pasto agli spettatori. La televisione si trasforma e modifica il linguaggio con cui dialoga con gli italiani, chiusi ciascuno nella propria casa….”

Ed ecco che in quella scena spoglia, fatta di lampadari vintage ed un televisore anni 80, le voci degli attori ti guidano nel passato; all’inizio non comprendi, poi tutto torna, tutto riaffiora, l’angoscia di quei giorni, il mio piccolo televisore in cucina sempre sintonizzato, quella flebile vocina e tutta l’angoscia del mondo, io allora piccola che non capivo, che provavo a capire, io che oggi rivivo quegli attimi e torno a soffrire di quella crudeltà fatale… e poi rifletto e mi chiedo … in quei giorni è nata la televisione del dolore, era il giugno del 1981 quando il dolore ha fatto audience e tutto si è trasformato crescando cinicamente, e con tutto questo amaro in bocca provo a chiudere il cassetto dei miei ricordi, provo a mettere a tacere la mia angoscia…

Sonia Lustrino

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