La ‘Caciotta della solidarietà’ per gli allevatori colpiti dal sisma

Caciotta della solidarietà

Le prime 300 forme di formaggio, appositamente prodotte dal Gruppo Grifo Agroalimentare, sono state vendute in poche ore. La risposta da parte dei consumatori è stata così immediata che gli operatori del mercato di Campagna Amica di Coldiretti hanno avuto non poche difficoltà nell’esaudire le richieste. ‘La caciotta della solidarietà’, la lodevole iniziativa ideata dalla cooperativa lattiero-casearia umbra e sostenuta da Coldiretti, partita da Roma nello storico mercato del Circo Massimo sabato 3 settembre, ha così avuto un grande successo. Un gesto semplice e immediato, per sostenere economicamente le famiglie degli allevatori colpite dal sisma, a cui la gente ha prontamente risposto guidata dal messaggio ‘Aiutaci ad aiutarli’ riportato in etichetta. “Nell’immediatezza dell’evento sismico – spiegano dal Gruppo Grifo Agroalimentare – ci siamo attivati negli allevamenti dei nostri soci per assicurare la raccolta del latte e il suo trasferimento nei nostri stabilimenti per la caseificazione che, pur nella difficoltà del momento, è stata portata avanti con successo. Ma volevamo andare oltre e, per aiutare chi in questo momento è in grave difficoltà, abbiamo pensato alla creazione di un prodotto dedicato e solidale”.

Pronto è stata quindi l’intervento del Gruppo Grifo Agroalimentare che, grazie anche alla collaborazione di Coldiretti, con la creazione di questa gustosa caciotta, ha inteso sostenere i propri allevatori e le loro famiglie in questo particolare momento. La ‘Caciotta della solidarietà’ può essere acquistata nei punti vendita dell’Umbria e non solo. Corredata di una etichetta creata ad hoc, è prodotta con il latte vaccino raccolto nelle zone interessate dal sisma ed è facilmente riconoscibile. “L’acquisto del formaggio del Gruppo Grifo Agroalimentare prodotto nel Caseificio di Norcia – concludono dalla cooperativa umbra – si spera possa aiutare a scongiurare la paventata chiusura delle stalle di un territorio umbro, laziale e marchigiano così duramente colpito dall’evento sismico”.

 

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