La formazione professionale 4.0? Si fa con la Realtà Virtuale e Aumentata

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Dagli ambienti di training aziendale – con esperienze immersive di realtà virtuale che mostrano ai dipendenti come eseguire le operazioni più semplici, come montare e smontare le componenti di una macchina utensile, e quelle più complesse – ai laboratori digitali negli istituti tecnici per i lavoratori di domani, che insegnano agli studentia lavorare con parchi macchine nuovi e al passo con i tempi.

Chi pensava che la realtà virtuale e la realtà aumentata fossero solo gaming e intrattenimento dovrà ricredersi. Nell’ambito di Technology Hub – l’evento professionale delle tecnologie innovative promosso da Senaf (MiCo- fieramilanocity, 20-22 aprile 2017) il settore AR/VR Hub sarà dedicato agli strumenti e agli ambienti di realtà virtuale per fare formazione. Realtà virtuale Attraverso un monitor, è possibile guidare passo passo i lavori da compiere all’interno di un ambiente che ricrea perfettamente la realtà, impartendo istruzioni tanto agli studenti, sulla conoscenza degli strumenti tecnici, quanto ai professionisti, affinché la manutenzione possa essere effettuata tempestivamente, in qualunque settore, a distanza e senza la presenza dell’”esperto” impegnato fisicamente altrove. Ma non solo. Grazie alla realtà virtuale sistemi complessi, che richiedono tempi lunghi di progettazione, possono essere introdotti in anticipo nelle aziende, accorciando nettamente i tempi di utilizzo rispetto a quando saranno operativi.

Tra le opportunità possibili anche le applicazioni software in Realtà Aumentata, che prevedono la sovrapposizione di informazioni e contenuti digitali tridimensionali sull’ambiente reale, attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili come smartphone o tablet, oppure di device di ultima generazione come visori e occhiali 3D. Nel mondo dell’automotive ad esempio, dove una grande parte della produzione è affidata ai robot, la realtà aumentata potrà giocare un ruolo di primo piano per facilitare il controllo delle macchine da parte degli uomini. Per verificare che tutti i pezzi prodotti siano uguali tra loro, si potrà fare affidamento a modelli virtuali generati dalla AR e posti sopra i prodotti reali, che ne verificheranno la corrispondenza e il rispetto dei criteri di qualità. Inoltre, posizionando marcatori AR sui punti principali del macchinario, come il saldatore o il braccio meccanico, la tecnologia sarà in grado di riconoscere i pezzi, mostrare in 3D esattamente dove si potrebbe verificare l’errore e visualizzare in tempo reale le informazioni su come risolverlo.

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