Mercoledì 16 aprile, alle ore 21, il Teatro Secci di Terni accoglierà “La terza onda”, spettacolo conclusivo dei laboratori teatrali 2024/2025 di Progetto Mandela, realtà educativa e artistica attiva da oltre 35 anni nel territorio ternano. L’opera, che coinvolge un gruppo di giovani interpreti, si ispira a un esperimento sociale realmente avvenuto in California negli anni ’60 e rappresenta una potente riflessione sulla manipolazione, l’autoritarismo e il bisogno sempre attuale di pensiero critico.
Lo spettacolo prende le mosse da quanto accadde nel 1967 quando Ron Jones, un insegnante di storia, decise di mostrare ai propri studenti come fosse possibile, anche in una democrazia, cadere sotto l’influsso di un regime totalitario. In pochi giorni, quella che doveva essere una semplice dimostrazione si trasformò in una realtà inquietante, con tanto di saluti codificati, gerarchie interne e repressione del dissenso. Un evento che ancora oggi scuote e fa riflettere.
A curare la drammaturgia è Irene Loesch, tra i fondatori di Progetto Mandela: “Una storia di giovani raccontata da giovani. In un’epoca dominata da algoritmi e semplificazioni, ‘La terza onda’ parla della necessità di mantenere viva la capacità di scegliere, di interrogarsi, di resistere all’omologazione”.
L’allestimento è il frutto di un anno di lavoro nei laboratori promossi grazie al contributo dell’8×1000 della Chiesa Valdese, che ha permesso la riattivazione di corsi tecnici come scenografia digitale, costumi e comunicazione. Un vero lavoro corale, nato dalla sinergia tra competenze artistiche e sensibilità individuali, che ha trasformato ogni incontro in un’occasione di crescita personale e collettiva.
Tra le novità di quest’anno, anche il coinvolgimento del laboratorio under 15: un gruppo di giovanissimi che presenterà a maggio una performance pubblica alla Casa delle Donne, ampliando l’offerta formativa del progetto a nuove fasce d’età.
Il Progetto Mandela non si è limitato al teatro: nel corso dell’anno ha collaborato con numerose realtà del territorio per dare voce a tematiche sociali importanti. Dalla performance contro la violenza di genere il 25 novembre, ispirata ad Artemisia Gentileschi, alla commemorazione del Giorno della Memoria con “La rosa bianca”, fino alle letture sui diritti delle donne l’8 marzo, e al Mandela Open, uno spazio creativo che ha permesso ai giovani di proporre e condividere progetti in piena autonomia.
Un’esperienza formativa, creativa e umana che da oltre tre decenni rappresenta un punto di riferimento a Terni, capace di mettere in scena non solo storie, ma visioni. Con “La terza onda”, Progetto Mandela chiude un altro anno di attività dando voce ai giovani e ponendo interrogativi profondi sul nostro presente.