Lav Viterbo: prima candelina per il manifesto LAV #NONCOMEPRIMA

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Lo scorso 29 maggio a Viterbo, in piazza san Lorenzo (solo per una foto)  e piazza del Plebiscito, si è tenuto il Flash mob #NONCOMEPRIMA, organizzato da LAV Viterbo per ripensare il nostro rapporto con animali ed ambiente, evitando gli errori del passato, a cominciare dalle 6 proposte di cambiamento del Manifesto “Non torniamo come prima” promosso dall’associazione.

«Esattamente un anno fa, presentando il Manifesto LAV, lo definimmo consapevolmente il ‘vero vaccino’ contro il rapporto malato della nostra società con animali e ambiente. Oggi constatiamo che il nostro punto di vista ha finito per consolidarsi e affermarsi sempre di più, tanto che ormai non sono ‘solo’ gli animalisti a riconoscere il nesso tra distruzione di habitat, allevamenti intensivi, cattura e commercio di specie selvatiche ed esotiche, ed eventi pandemici sempre più frequenti – dichiara Maria Grazia Pompei della sede LAV Viterbo, che prosegue – quello che manca, ancora, è la piena e diffusa consapevolezza che su queste cause si possa tutti agire e fare la propria parte sin da subito e in modo concreto, per cambiare le cose, uscire dal tunnel per non rientrarci domani, approdare a una normalità, davvero nuova: #noncomeprima, appunto. L’urgenza di superare l’emergenza, oltre che sanitaria anche economica e sociale, non deve rappresentare un alibi per bypassare le cause di questa Pandemia».

Un’assunzione di responsabilità, che sin dall’inizio della pandemia è stata il filo conduttore del lavoro svolto dall’associazione, con importanti vittorie: la durissima battaglia sugli allevamenti di visoni, che ha portato a maggiori controlli e al fermo delle attività per tutto il 2021; gli appelli pubblici contro fiere e commerci di animali selvatici ed esotici, con la storica vittoria del divieto di commercio e detenzione di animali esotici inserito nella Legge di delegazione europea, approvata pochi giorni fa in via definitiva al Senato; la richiesta di una ricerca davvero innovativa “human based”; la richiesta di misure di sostegno per chi vive con animali, con la storica novità del riconoscimento del farmaco umano equivalente in veterinaria; la promozione di stili alimentari – e politiche pubbliche – basati sulla scelta di cibi vegetali. Solo per fare alcuni esempi…

Nel suo Manifesto “Non torniamo come prima”, LAV richiama questi ed altri temi identificando 6 proposte di cambiamento, che invita ciascuno a sottoscrivere (integralmente o in parte):

 

  1. Iniziamo da noi stessi. Dal cibo che mangiamo. Preferiamo i cibi vegetali! Perché carne, latte e uova fanno tagliare foreste, inquinano, causano sofferenza.
  2. Le aziende, a partire da quelle dell’alimentazione e dell’abbigliamento, devono essere rifondate sulla base di criteri di reale sostenibilità e Responsabilità Sociale. E lo Stato sia d’aiuto in questa trasformazione, con una diversa fiscalità.
  3. Fermiamo i mercati, le fiere, l’uso e l’uccisione degli animali selvatici ed esotici. Basta caccia, catture e riproduzione di animali per farne cibo, spettacolo, pelli e pellicce a partire dall’Italia e nel resto del mondo.
  4. Spostiamo i finanziamenti pubblici dagli allevamenti alla produzione di alimenti vegetali. Ad esempio, equipariamo l’IVA sui prodotti alimentari vegetali e incentiviamo i pasti di origine non animale nella ristorazione pubblica.
  5. Investiamo concretamente nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based”. Riconosciamo la sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come un primo passo verso una effettiva “libertà di ricerca”.
  6. Tuteliamo gli animali domestici per aiutare le loro famiglie in difficoltà. Favoriamo l’adozione di cani e gatti e l’accesso ai farmaci veterinari e cancelliamo l’IVA da “beni di lusso” su cibo e prestazioni veterinarie.

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