Ad Amelia la presentazione del libro “Carabinieri Kaputt – I giorni dell’infamia e del tradimento” di Maurizio Piccirilli, fotoreporter vincitore del World Press Photo. Un viaggio nella memoria dei carabinieri deportati nel 1943 e delle loro famiglie, per ricordare una delle pagine più drammatiche e dimenticate della storia italiana.
Mercoledì 15 ottobre, alle ore 16.15, nella Sala Conti Paladini di Amelia, si terrà la presentazione del libro “Carabinieri Kaputt – I giorni dell’infamia e del tradimento”, scritto da Maurizio Piccirilli, fotoreporter di fama internazionale, vincitore del World Press Photo nel 1979, e già inviato e caposervizio del quotidiano Il Tempo.
L’opera racconta una vicenda poco conosciuta ma di enorme rilevanza storica: quella dei 2.000 carabinieri deportati dai tedeschi nell’ottobre del 1943, pochi giorni prima del rastrellamento del ghetto di Roma. Piccirilli ricostruisce con rigore e intensità quei giorni tragici, attingendo a documenti d’archivio e testimonianze dirette dei sopravvissuti. Tra questi, spicca la voce dell’ultimo testimone ancora vivente, Adamo Rossi, oggi 101enne, che con lucidità conserva e tramanda il ricordo di quella tragedia.
L’ottobre del 1943 rappresentò uno dei momenti più bui della storia italiana. Dopo l’8 settembre, il ministro della Guerra ordinò ai carabinieri di rimanere nelle caserme e consegnare le armi, eseguendo un ordine trasmesso dalla Gestapo al colonnello Kappler e prontamente attuato dal generale Graziani. Il risultato fu devastante: oltre 2.000 carabinieri di stanza a Roma vennero deportati in Germania, Austria e Polonia, molti dei quali non fecero più ritorno.
Con le caserme svuotate e le forze dell’ordine neutralizzate, il 16 ottobre 1943 le truppe naziste poterono compiere senza ostacoli il rastrellamento di 1.024 ebrei romani, deportati ad Auschwitz in un solo giorno.
Il libro dedica anche un capitolo toccante alle mogli dei carabinieri deportati, che oltre al dolore per la sorte dei loro mariti dovettero affrontare violenze, persecuzioni e torture.
L’incontro sarà introdotto da Mara Quadraccia, presidente dell’Unitre di Amelia e consigliera nazionale dell’associazione, e vedrà il dialogo dell’autore con Carla Pernazza, scrittrice e studiosa di storia locale.
All’evento parteciperanno inoltre Federico Cornacchia, già Generale dei Carabinieri, Roberto Saba, Luogotenente del Comando di Amelia, e una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo di Amelia, prima sezione fondata in Umbria nel 1923 e intitolata a Fulvio Sbarretti, carabiniere umbro fucilato a Fiesole nel 1943.
Oggi la sezione di Amelia conta 120 iscritti e continua a operare nella protezione civile regionale e nella promozione dei valori dell’Arma, mantenendo vivo il motto ricordato dal presidente Giuseppe Bicchi:
“Anche se in congedo, sei sempre in servizio.”
