Libri: nel 2015 il mercato è tornato a crescere

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Torna positivo, dopo cinque anni di segni meno, il mercato dei libri in Italia. E’ questa la più importante evidenza dell’analisi dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie) sul mercato del libro 2015 che sarà presentata dal responsabile dell’Ufficio studi dell’associazione, Giovanni Peresson, in apertura della giornata conclusiva del XXXIII seminario di perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, in programma a Venezia.

Il 2015, spiega l’Aie, rappresenta l’anno della svolta per il mercato del libro: torna infatti a crescere la lettura di libri di carta e in parallelo rallenta – anche se impercettibilmente – quella di libri digitali, si mixa ancor più la produzione di libri di carta e digitali, ma soprattutto torna positivo il mercato, che per i libri di carta registra un +0,7% nei canali trade, ovvero librerie, librerie online e grande distribuzione, (dato Nielsen per Aie). Se si considera tutto il mercato, fatturato ebook e tutti gli altri canali, secondo le stime dell’Ufficio studi Aie, il 2015 chiude con un +1,6% sull’anno precedente.

Nel dettaglio, torna a crescere la lettura di libri di carta in Italia: la lettura di libri nella popolazione con più di 6 anni è tornata a crescere nel 2015 (elaborazione Aie su dati Istat, +1,2% = 283.000 persone in più che leggono) e riguarda oggi 24 milioni di persone. E’ tornata a crescere in particolare tra i lettori deboli e occasionali. Le fasce dei bambini e ragazzi (6-14enni: 46,5%), le fasce pre-scolari (63%) e gli ‘Young Adults’ (52,5%) continuano a leggere più libri rispetto alla media della popolazione italiana, che si attesta al 42% (lettori di almeno un libro non scolastico nell’anno).

L’Aie sottolinea, poi, che la lettura di e-book rallenta nel 2015 (elaborazioni Ufficio studi Aie su dati Istat, -5,6%, cioè 277.000 persone in meno) ma continua a riguardare una parte di popolazione italiana sostanzialmente stabile di 4,5-5milioni di persone. Secondo gli editori, i due indicatori, lettura di libri di carta e lettura di ebook, non si possono sommare, ma i due dati, se analizzati insieme, confermano che ormai è cambiato il mix con cui il lettore combina carta e digitale secondo le sue necessità quotidiane. Anche la lettura di e-book tra i 15-19enni è quasi il doppio (15,3%) rispetto alla media: 8,2%.

Gli editori hanno pubblicato nel 2015 62.250 diversi titoli in formato cartaceo, (elaborazioni Ufficio studi Aie su dati IE – Informazioni Editoriali) a cui si aggiungono ben 56.727 titoli in digitale: gli ebook rappresentano il 91,1% delle novità pubblicate nell’anno. Cresce anche la vendita dei diritti all’estero, al punto che la vendita dei diritti (+11,7%) cresce più dell’acquisto (2%). Il 2015 chiude per i libri di carta nei canali trade secondo i dati Nielsen per Aie, con un +0,7% (e raggiunge gli 1,202miliardi di euro) a valore e con un -2,1% sul 2014 a copie (sono state vendute 90,9milioni di copie di libri: il dato negativo dovrebbe però essere compensato ampiamente dai download degli e-book).

Il segmento Bambini & Ragazzi è quello che nel 2015 ha trainato di più la crescita sia a copie che a valore: rappresenta nei canali trade – esclusa la grande distribuzione – il 17,4% del valore e il 22,9% delle copie (con il 10,3% dei titoli pubblicati). La non fiction generale – ovvero i libri di politica, attualità, religioni – con un +0,6% a valore e un +1,2% a copie ha contribuito al risultato positivo complessivo. Bene anche la fiction, che chiude in crescita a valore (+2,6%) ma negativa a copie (-1,4%, forse compensata dai download degli ebook). La vendita di ebook nel 2015 ha raggiunto, secondo le stime dell’ufficio studi Aie, i 51 milioni di euro: il 4,3% delle vendite trade.

L’Aie evidenzia, inoltre, che quasi tre quarti della spesa dei lettori italiani nell’acquisto di libri (72,2%) continua a passare attraverso la libreria. Cresce il peso delle catene (che raggiungono quota 41,2%) e cresce, di poco ma dando un segnale positivo, anche quello delle librerie indipendenti (che si attestano al 31%). Gli store online – al netto della vendita di ebook – pesano il 13,9%, tanto quanto la grande distribuzione organizzata.

“Questi risultati positivi, dopo anni di sofferenza – osserva il responsabile dell’Ufficio studi Aie, Peresson -, indicano che anche il libro, prodotto anticiclico per eccellenza, si è collegato all’andamento economico generale e quindi diventa sempre più decisivo il livello di qualità delle proposte editoriali. Segue un trend positivo, che interessa anche gli altri paesi europei: con l’eccezione della Germania, il mercato del libro cresce infatti nel 2015 in tutti i principali Paesi UE. Ciò che è cambiato è il lettore: più autonomo, disincantato, flessibile. Qui si giocherà la partita vera del 2016”.

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