Grande successo per l’inaugurazione della mostra “Luigi Boille: Le Baroque”, ospitata al CIAC – Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno, che si conferma un punto di riferimento per l’arte contemporanea in Umbria. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Archivio Boille di Roma e la Ronchini Gallery di Londra, ha richiamato un pubblico numeroso e appassionato, visibilmente colpito dalla potenza espressiva delle opere esposte.
La mostra, aperta fino al 29 giugno 2025 e curata dal critico d’arte Italo Tomassoni, presenta una selezione di trentaquattro grandi opere realizzate da Luigi Boille tra gli anni ’50 e ’70, alcune produzioni degli anni ’80 e dieci lavori su carta del ventennio ‘50/’70. Si tratta di un corpus significativo che documenta l’evoluzione del linguaggio pittorico dell’artista, in una lettura che intreccia espressioni informali e tensioni barocche, restituendo una visione d’insieme affascinante e ricca di suggestioni.
Boille, figura centrale nel panorama artistico europeo del dopoguerra, ha saputo unire la libertà gestuale dell’informale con un impulso barocco, inteso come forza plastica, energia compositiva e tensione verso l’infinito. Come spiega Tomassoni, la pittura dell’artista è caratterizzata da una “energia interna e una forza muscolare formidabile”, capace di coinvolgere profondamente lo spettatore.
Il percorso espositivo è anche un’occasione per riconsiderare il concetto stesso di “barocco contemporaneo”, nella scia delle riflessioni teoriche di Michel Tapié, sostenitore della Morphologie Autre e promotore di un’estetica che rompe con la rigidità della forma chiusa. Boille, già a partire dalla fine degli anni Cinquanta, elabora un linguaggio autonomo in cui la linea, lo spazio frammentato e il dinamismo delle forme diventano strumenti di una ricerca incessante sulla materia e sul segno.
Il dialogo con la storia dell’arte non è mai disgiunto nella poetica di Boille, come sottolinea ancora Tomassoni, che durante l’inaugurazione ha tracciato un raffinato profilo critico dell’artista, capace di “prendere elementi del barocco, destrutturarli e vitalizzarli, costruendo opere che sono uno sforzo enorme di ricerca e uno scavo costante nella storia”.
Oltre alle opere pittoriche, la mostra offre ai visitatori anche una selezione di fotografie, libri e documenti d’archivio che arricchiscono il racconto espositivo, offrendo una visione più ampia del pensiero e del lavoro di Boille.
Chi era Luigi Boille
Nato a Pordenone nel 1926, laureato in architettura nel 1950, Boille si afferma come pittore tra Roma e Parigi. Dopo un esordio legato all’Informale europeo, la sua arte conquista la critica internazionale grazie al contributo di personalità come Pierre Restany e Michel Tapié. Espone nelle più importanti sedi espositive del mondo, tra cui la Biennale di Venezia, il Guggenheim di New York e l’Hirshhorn Museum di Washington. Le sue opere sono conservate in musei prestigiosi come la GAM di Torino, la GNAM di Roma, il Museo del Novecento di Firenze.
Con “Le Baroque”, il CIAC di Foligno restituisce al pubblico un’occasione preziosa per conoscere, o riscoprire, un artista che ha saputo coniugare rigore e visionarietà, forma e impulso, radicamento storico e apertura al nuovo.
INFO MOSTRA
📍 Centro Italiano Arte Contemporanea (CIAC), Foligno
📅 Fino al 29 giugno 2025
🎟 Ingresso libero